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Abbattuto un immobile abusivo, tre scelgono l’autodemolizione

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Ruspa in azione stamattina in territorio di Adrano per demolire la costruzione abusiva (foto TeleVideoAdrano)

Costruzione ridotta in briciole ad Adrano. Degli altri tre immobili presi di mira per questo mese (due a Biancavilla, uno ancora ad Adrano), i responsabili dell’abuso hanno preferito procedere in proprio. Operazione che consente loro di mantenere quantomeno la proprietà del terreno.

 

di Vittorio Fiorenza

Ruspe in azione stamattina ad Adrano, in contrada Cannatella, per l’abbattimento di un edificio abusivo, su ordine della Procura di Catania. Per altri tre immobili costruiti illegalmente (due a Biancavilla, l’altro sempre ad Adrano), i responsabili dell’abuso hanno preferito la via più soft dell’autodemolizione.

Operazione, questa, che consente loro di mantenere quantomeno la proprietà del terreno. In caso di abbattimento coatto, invece, anche il terreno sarebbe rimasto acquisito al patrimonio comunale.

La notizia che in questi giorni ci sarebbero state quattro demolizioni tra Adrano e Biancavilla, all’interno del Parco dell’Etna, era stata anticipata quasi un mese fa da Biancavilla Oggi.

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Stamattina ad Adrano, straordinario spiegamento di forze dell’ordine (carabinieri, polizia, corpo forestale e vigili urbani), ma non ci sono state tensioni, Negli altri tre casi, quindi, i responsabili, dopo avere fatto istanza alla Procura, hanno preferito procedere da sé con le demolizioni, che in ogni caso sono a spese dell’autore dell’abuso edilizio.

Il piano approntato dalla Procura delle Repubblica di Catania, guidata da Giovanni Salvi, e dall’ufficio demolizioni, composto dal procuratore aggiunto Giuseppe Toscano e dai sostituti Monia Di Marco ed Angelo Brugaletta, va avanti, non si arresta.

Per il momento le ruspe si spengono. I prossimi fascicoli, la Procura li prenderà in esame a settembre.

Oltre ad autodemolizioni già portate a termine, gli ordini della magistratura catanese sono state eseguite a Biancavilla per gli immobili di via Cellini e di via Canada, lo scorso ottobre, con tensioni e rivolte popolari mai viste prima.

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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica

Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»

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© Foto Biancavilla Oggi

Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.

«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».

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