News
«La Madonna nel Pci: una speranza in una Biancavilla ormai alla deriva»




L’ex sindaco Pietro Manna
Discussioni animate su Facebook sul momento di preghiera che si è osservato davanti all’icona della Madonna dell’Elemosina nella sezione “Palmiro Togliatti”. Al dibattito si è aggiunto pure l’ex sindaco Pietro Manna.
«Non trovo niente di stupefacente che l’immagine simbolo della nostra città, la Madonna dell’Elemosina, sia stata accolta in una delle ultime sezioni del vecchio Pci».
Parole di Pietro Manna. L’ex sindaco di Biancavilla esprime il suo pensiero così, commentando un link su Facebook riferito all’accoglienza del quadro della Madonna dell’Elemosina nella sezione “Palmiero Togliatti” di Biancavilla, nell’ambito
«Per uno come me che ha vissuto tanto tempo nel Pci e nell’oratorio di “Padre Greco”, è una avvenimento del tutto normale. I valori del comunismo italiano e quelli di un umanesimo cristiano –spiega l’ex primo cittadino– hanno avuto tanti punti in comune. Va dato comunque atto a padre Pino Salerno e ai dirigenti della sezione –sottolinea Manna– di avere avuto il coraggio di sfidare pregiudizi e luoghi comuni».
Quell’immagine della Madonna attorniata da simboli e ritratti comunisti, dalla Falce e martello a Che Guevara, sta suscitando ed animato molte discussioni sui social network. E Pietro Manna si è aggiunto ai commentatori, non rinunciando, tra le righe, ad esprimere una nota che assume valore politico.
«In una Biancavilla che è ormai alla deriva dal punto di vista morale e sociale –scrive infatti l’ex sindaco– un piccolo gesto di speranza può essere quello di vedere confluire i valori cristiani e quelli sociali dell’ex Pci, in un momento, in qualche ora, in quel passaggio della Madonna in una vecchia sezione, che ancora, malgrado tutto, vuole restare aperta».


Il momento di preghiera nella sezione del Pci davanti l’icona bizantina della Madonna
© RIPRODUZIONE RISERVATA


News
A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 mesi fa
Lite furibonda a Biancavilla tra quattro donne: intervengono i carabinieri
-
Cronaca21 ore fa
Sequestrati 20 kg di pesce ad un ristorante di sushi di Biancavilla
-
Cronaca2 mesi fa
Luca Arena, sei anno dopo: «Felice delle mie scelte, sono un’anima libera»
-
Cronaca2 mesi fa
Ladri in azione in una villetta di Biancavilla ripresi dalle telecamere