Fuori città
Stele per l’Etna patrimonio Unesco, pure i baby-consiglieri alla cerimonia




Parte della delegazione biancavillese nella sede del Parco dell’Etna
Un momento celebrativo di alto profilo istituzionale, ma anche una grande e gioiosa festa di bambini, di suoni, di colori. All’apposizione della stele celebrativa dell’iscrizione del “Mount Etna” nel Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco, che si è svolta nella sede del Parco, a Nicolosi, alla presenza del sottosegretario all’Ambiente, Silvia Velo, c’era anche una rappresentanza di Biancavilla.
I componenti del baby-Consiglio e gli alunni dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” erano assieme a tanti piccoli studenti provenienti dai diversi paesi etnei. Per l’amministrazione comunale era presente l’assessore Francesca Grigorio.
Silvia Velo, che ieri era stata a Biancavilla per il convegno sulla “questione amianto” e il progetto di bonifica per monte Calvario, ha ricordato l’entusiasmo con cui la comunità dell’Unesco ha accolto nel 2013 l’Etna tra i siti naturali della lista del Patrimonio Mondiale, dopo che già dal 2008 era stata evidenziata l’importanza di includere questo vulcano iconico nella World Heritage List.
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Cultura
L’omaggio di Salvo Ardizzone alla memoria del maestro Franco Zeffirelli
L’artista biancavillese racconta il suo incontro, quand’era ancora studente, con il grande regista italiano


Nello scenografico complesso di San Firenze, sede della Fondazione Franco Zeffirelli, consegnata l’opera dell’artista siciliano Salvo Ardizzone, originario di Biancavilla, dedicata al maestro del cinema italiano: “I Zeffiretti FZ 2023” acrilico 80×80.
Il dipinto rappresenta un giovane Zeffirelli del periodo del Gesù di Nazaret, circondato dagli “zeffiretti” dell’idomeneo di Mozart tanto amati dalla mamma Alaide. E poi tanto “viola” e tanti “gigli”, che rappresentano la sua amata Fiorentina.
«Ho incontrato il Maestro – ricorda l’artista biancavillese – nella primavera del 1993, lui stava girando il film “Storia di una Capinera” a Catania, io frequentavo l’Accademia di Belle Arti e stavo realizzando la mia tesi “Gesù nel cinema: secondo Pasolini, Zeffirelli e Jewison”, tre modi di vedere la figura di Gesù. È chiaro che di Zeffirelli mi sono soffermato sul “Gesù di Nazaret”, che considero il kolossal non solo della mia adolescenza ma anche di tutti i tempi».
«Tramite le suore benedettine, visto che una mia compagna di classe lo era, mi procurai – prosegue Ardizzone – un appuntamento con il Maestro all’interno del set. Nonostante siano passati esattamente 30 anni, lo ricordo come se fosse oggi. Lui saliva la “scalinata Alessi”, dove c’era anche il suo hotel di appoggio, considerando che lui aveva anche un caravan. Finita la salita si avvicinò a me, nonostante ci fosse un gruppetto di persone e mi disse: “Sei tu il ragazzo della tesi?”. Io in maniera emozionata gli risposi “sì”. Mi prese la mano e la bacio, dicendo “Grazie”. Ho ancora impresso questo momento nei miei pensieri e lo porterò con me».
Se il Gesù di Nazaret e Fratello sole, sorella luna mi hanno emozionato per le verità evangeliche e storiche, Storia di una Capinera e Romeo e Giulietta, mi legano di più alle emozioni amorose, che tutti noi abbiamo dentro il nostro cuore. La stessa cosa si può dire di Amore senza fine. Per parafrasare Callas forever, posso dire Zeffirelli forever».
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