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Un pool contro il minerale-killer: «Cogliere di “sorpresa” il tumore»
ESCLUSIVO Indagine dell’Università di Catania e del Policlinico sulla popolazione biancavillese
Un pool di medici e ricercatori “alleati” contro il minerale-killer di Biancavilla. Il tentativo degli studiosi catanesi è quello di giocare d’anticipo, cogliendo di sorpresa il tumore ed evitare di farlo insorgere. Uno studio sulla popolazione del centro etneo, esposto alle fibre super-cancerogene di fluoroedenite, mira ad identificare specifici bio-marcatori e lesioni precoci dell’apparato respiratorio, che possano fungere da sentinella per la prevenzione di patologie, tra cui il mesotelioma.
La ricerca, che coinvolge diversi dipartimenti dell’Università di Catania e il policlinico, ha già sottoposto a screening –ha appreso Biancavilla Oggi– 120 biancavillesi con test genetici, radiologici e istologici. Un’accurata indagine rivolta soprattutto ai lavoratori maggiormente esposti ai minerali fibrosi, tipici del territorio biancavillese e simili all’amianto.
Il campione di popolazione è formato, infatti, da muratori, elettricisti, operai e manutentori. Sotto esame, più precisamente, 50 addetti all’edilizia, residenti nel centro etneo da più di 40 anni, 30 operatori ecologici e pure una trentina di donne cresciute vicino monte Calvario, fonte della fluoroedenite.
I risultati dello studio saranno resi noti, al policlinico, al 5° Incontro Mediterraneo di Igiene Industriale del prossimo ottobre. Ma Biancavilla Oggi è in grado di anticipare come l’indagine abbia evidenziato che nel 50% delle persone esaminate sono state riscontrate formazioni o placche alla pleura, a conferma che le fibre di fluoroedenite sono state inalate e che alle polveri nocive non sfugge nessuno.
Un ulteriore elemento che mostra, se ancora ce ne fosse il bisogno, come non si possa ancora abbassare la guardia di fronte all’esposizione ambientale da fluoroedenite, che dal 1988 ad oggi, secondo i dati più aggiornati, ha fatto registrare 52 decessi per mesotelioma pleurico. Una tipologia tumorale micidiale, che purtroppo non lascia scampo. Ecco perché l’indagine catanese potrebbe riservare spiragli di speranza per chi, pur presentando effetti di esposizione all’amianto, non ha ancora sviluppato la malattia tumorale.
Dell’equipe scientifica multidisciplinare che ha condotto l’indagine sulla popolazione di Biancavilla fanno parte: il prof. Francesco Basile (chirurgo), il prof. Venerando Rapisarda (medico del lavoro), la prof.ssa Carla Loreto (anatomista), il prof. Massimo Libra (patologo), la prof.ssa Venera Cardile (fisiologa), il prof. Antonio Biondi (chirurgo), il prof. Marcello Migliore (chirurgo toracico), il dott. Andrea Musumeci (radiologo) e la dott.ssa Caterina Ledda (bio-epidemiologa).
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Operai muniti di motosega in piazza Falcone-Borsellino: tagliati gli alberi
Lavori in corso a “Spartiviale”: prosegue la riqualificazione dell’intero quartiere sud di Biancavilla

Gli alberi di pino presenti in piazza Falcone-Borsellino di Biancavilla sono stati abbattuti. Tagliati del tutto. Operai, minuti di motosega, al lavoro nell’area vicina alla chiesa Santissimo Salvatore. Un intervento radicale che cambia la fisionomia della piazza e che ha suscitato perplessità in quanti sono passati da viale Europa.
È noto che i pini non siano adatti alle aree urbane, a causa della loro mole e delle radici che, con il tempo, rovinano la pavimentazione o creano deformazioni del manto stradale. Ecco perché verranno sostituiti con alberi più adeguati al luogo.
I lavori in corso si inseriscono nell’ambito del più articolato progetto di riqualificazione dell’interno quartiere di Spartiviale. Non soltanto la piazza intitolata ai due magistrati antimafia. Anche lo stesso viale Europa, così come via Filippo Turati, la strade limitrofe, lo spazio in cui si svolge la fiera settimanale e via Belvedere sono interessati agli interventi.
A quasi 2 milioni di euro ammontano i finanziamenti. Opere che cambieranno l’aspetto dell’area sua di Biancavilla. I lavori riguarderanno strade, marciapiedi e nuove attrezzature di svago per i bambini. Saranno piantati nuovi alberi e verrà migliorato il sistema di captazione delle acque.
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L’Etna dà spettacolo, ma attenzione: soccorsi in territorio di Biancavilla
Nonostante l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno, visitatori improvvisati nella zona sommitale

La colata di lava che sta “rigando” i fianchi dell’Etna attira sulla parte sommitale del Vulcano molti curiosi che vogliono ammirare da vicino uno spettacolo unico. Accade nonostante i divieti. Il rischio di incidenti è alto.
In località monte Denza, in territorio di Biancavilla, un uomo ha riportato un infortunio ad una caviglia, impendendo di proseguire. È scattato così l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. In meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il malcapitato, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore. I soccorritori hanno posizionato l’infortunato sulla barella speciale per il trasporto a mezzo motoslitta. Raggiunto il cancello della pista Altomontana “Filiciusa-Milia”, l’uomo è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale.
Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha firmato un’ordinanza per impedire che visitatori improvvisati si avventurino in luoghi che in questo momento presentino condizioni ad alto rischio.
«Gli esperti – spiega Bonanno – ci informano del rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve. Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa».
Certo è che anche dal versante di Biancavilla, la colata offre una visuale spettacolare. La foto che pubblichiamo qui a seguire è stata scattata proprio da un nostro lettore, Placido Recupero, appassionato di fotografia, al punto che la sua Reflex è diventata la sua compagna di viaggio. «Grazie alla fotografia – ci dice – riesco a condividere con gli altri momenti ed emozioni uniche che rimangono immortalate per sempre». L’immagine dell’Etna innevato con l’eruzione e la linea di fuoco ne è un esempio.

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