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Viola Cantarella e Lucrezia Aiello, piccoli “geni” della matematica

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I tre finalisti di quinta elementare assieme al dirigente scolastico Simona Perni

Le due alunne del Secondo Circolo didattico hanno vinto la competizione organizzata nei plessi della Grassura e di via dei Mandorli. Nel podio pure Paola Di Grazia, Giuseppe D’Agata, Rachele Cantarella e Marta Greco.

di Vittorio Fiorenza

I quesiti posti erano davvero difficili. «Anche un adulto avrebbe avuto qualche difficoltà a risolverli tutti», sottolineano le insegnanti. Ma due alunne, una di quinta elementare e l’altra di quarta, si sono distinte nella “Giornata del Pi greco” del Secondo circolo didattico di Biancavilla.

Viola Cantarella di 5 E e Lucrezia Aiello di 4 E, hanno vinto i “giochi matematici”, una competizione organizzata nei due plessi di via dei Mandorli e della “Grassura”.

Due piccoli “geni” che hanno affrontato esercizi di logica e ragionamenti matematici che ai più farebbero venire il mal di testa. Viola e Lucrezia sono state premiate con una coppa, un attestato di merito e materiale didattico. Ma a renderle felici è stata la soddisfazione di avere vinto una gara ostica ed avere superato il giudizio di insegnanti esterne alle loro classi.

Nel podio dei vincitori, affianco a Viola e Lucrezia, sono saliti pure Paola Di Grazia e Giuseppe D’Agata per le quinte classi e Rachele Cantarella e Marta Greco per le quarte. Tutti… logicamente bravi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Viola Cantarella, vincitrice per le quinte classi

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Lucrezia Aiello, vincitrice per le quarte classi

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Scuola

La forza di centinaia di studenti per abbattere il muro dell’omertà

Installata in via San Placido una “buca delle lettere anonime” per segnalare atti di illegalità

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“Abbattiamo il muro dell’omertà e del silenzio”. Con questo slogan, centinaia di studenti hanno animato la “Giornata della legalità biancavillese”, promossa dall’associazione antiracket “Rete per la legalità” e dall’Arcidiocesi di Catania. Il raduno è avvenuto presso il Piccolo seminario di via San Placido.

Sono intervenuti l’arcivescovo Luigi Renna, Eugenio Di Francesco (Rete per la legalità) e il sindaco Antonio Bonanno.

«Ho dato il mio contributo spiegando che la mia amministrazione – ha detto il primo cittadino – ha sempre scelto di andare a testa alta e costituirsi parte civile nei processi che riguardano la criminalità mafiosa e per i quali si ritiene che l’immagine di tutta la città sia danneggiata. La nostra scelta di campo è “né complicità né indifferenza” e i cittadini lo sanno bene».

All’ingresso del Piccolo seminario è stata installata la “Buca Lettere Anonime”, che può essere utilizzata per segnalare atti di illegalità. Poi, una “Marcia della Legalità e della Libertà” si è mossa fino a raggiungere piazza Roma.  

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