In città
“Storie di donne” al teatro e un premio all’impegno di suor Lucia
“Storie di Donne” al teatro comunale “La Fenice” di Biancavilla. Un evento promosso dall’associazione Symmachia per celebrare la figura della donna, in sinergia con l’assessorato alle Pari opportunità e a numerose realtà associative e scolastiche locali.
Tra le diverse testimonianze, quella di suor Lucia Siragusa, intervista dal giornalista Vincenzo Ventura, direttore del periodico di Symmachia.
La energica e battagliera suora salesiana, insieme a due sue consorelle, hanno avviato un oratorio nel popoloso e difficile quartiere di Librino, a Catania, giunto al decimo anno di presenza nel territorio. Con numerose attività educative e formative, suor Lucia cerca di strappare tanti giovani, soprattutto minori, alla criminalità e al degrado. A suor Lucia l’amministrazione comunale, rappresentata dal sindaco Giuseppe Glorioso e dagli assessori Grazia Ventura, Francesca Grigorio e Giusy Mursia, ha consegnato una targa di merito.
«A Librino -ha detto suor Lucia nell’intervista a Tva Notizie, riportata nel video sopra- abbiamo creato una casa che accoglie quotidianamente ragazzi e donne per attività varie (dal doposcuola al calcio, alla musica, ballo, giardinaggio, sartoria, ginnastica, informatica. Quando siamo arrivati dieci anni fa non c’era nessun centro di aggregazione. Ringraziamo l’amministrazione per questo riconoscimento, che certamente non va a me come persona ma a tutta la nostra comunità».
Altre testimonianze sono state quelle di Mariella Papotto del Dipartimento di “Salute mentale” di Adrano e di Rosaria Spinella dell’associazione “Famiglie Audiolesi Etnei”.
Spazio anche a recital, poesie e momenti curati dai D.B. Friends, dal gruppo giovanile Yvii, dal gruppo Scout “Biancavilla 1”, dall’associazione “Maria SS. dell’Elemosina” e dall’Accademia Universitaria Biancavillese.
Il clima è stato quello di una festa allietata grazie alla presenza degli alunni dell’Istituto “Maria Ausiliatrice” e del Primo circolo didattico “Guglielmo Marconi”.
«Celebriamo la donna attraverso il ricordo delle conquiste e l’ascolto di attuali testimonianze di vita e di speranza – spiega Vincenzo Ventura di Symmachia – sono storie di grande e profondo significato, come quella di suor Lucia, una suora di frontiera. Tutto ciò è stato possibile grazie alla rete che abbiamo messo in piedi con tante realtà associative che scelgono di spendersi per la comunità».
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Chiesa
Fede, riti e movenze che si ripetono da secoli: i “Tri Misteri” di Biancavilla
Per il Venerdì santo, anche una drammaturgia dello scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso

Immagini suggestive, quelle del Venerdì santo di Biancavilla. Immagini che raccontano la fede, i riti e le movenze che hanno attraversato i secoli. La processione dei “Tri Misteri” è iscritta nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana, sotto l’alto patronato dell’Unesco.
Un evento storico-culturale, oltre che religioso, così denominato perché nel Seicento – quando è nato – i cittadini seguivano tre gruppi statuari. Gli altri si sono aggiunti successivamente.
In occasione delle celebrazioni del 18 aprile 2025, la manifestazione verrà sottolineata da una drammaturgia scritta dallo scrittore e giornalista Giuseppe Lazzaro Danzuso e da corpi illuminanti e luci suggestive.
Sul sagrato della chiesa madre, le voci narranti degli attori Cinzia Maccagnano (regista dell’opera) e di Fulvio D’Angelo. La musica è affidata al violino e al violoncello. Senza svelare l’allestimento, bastano i pochi dettagli descritti dall’autore dei testi, Lazzaro Danzuso: «Esalteremo la processione con una serie di testi che rappresentano il coro di voci che attraversano i secoli e parlano di questo enorme mistero della morte e resurrezione del Cristo».
«Il progetto di valorizzazione – dice il sindaco Antonio Bonanno – nasce dall’esigenza di promuovere un momento alto di riflessione e bellezza. Attorno a queste manifestazioni – la Via Crucis, I Tri Misteri e A’ Paci della Domenica di Pasqua – si può anche immaginare di promuovere un turismo esperienziale aperto ai visitatori».
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In città
Kermesse “sanremese” per il Carnevale della comunità “Cenacolo Cristo Re”
Musica, balli, “chiacchiere” e coriandoli per gli ospiti della struttura terapeutica di via San Placido

Sull’eco del Festival di Sanremo e approfittando delle giornate dedicate al divertimento, anche gli ospiti della Comunità Terapeutica “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla hanno voluto organizzare per il Carnevale una kermesse musicale con canzoni e premi.
Nel salone dell’Istituto di via San Placido, grazie alla collaborazione di tutte le figure professionali e di volontariato esterno, si è tenuta la competizione. Una gara in cui i concorrenti, ospiti della struttura, si sono “sfidati”, intonando canzoni di ogni tempo. Valletta d’eccezione che ha accompagnato i “cantanti” alla postazione predisposta per l’esibizione, destando l’ilarità di tutti, un’infermiera in abito carnascialesco che rappresentava la “Sirenetta”. Una giuria composta da vari operatori ha stabilito i primi tre classificati, assegnando un premio. Un gadget a tutti i partecipanti.
L’evento, in ogni sua parte, è frutto dei vari laboratori che si tengono giornalmente in comunità al fine di favorire il percorso riabilitativo degli ospiti (maschere allestite nel Gruppo creativo, canzoni provate e preparate nel Laboratorio musicale…). Non sono mancati musica e balli di gruppo, “chiacchiere” (i dolci tipici del periodo) e coriandoli.
Gli ospiti del “Cenacolo”, inoltre, hanno vissuto l’atmosfera del Carnevale, tra le vie cittadine e nelle piazze di Biancavilla, ammirando i gruppi in maschera e i carri allegorici.
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