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Scuola

Al liceo di “Scienze umane” proiettato il film di Manfredonia

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di Carmelo Mazzaglia

In occasione della “Giornata internazionale delle persone con disabilità”, al liceo di “Scienze umane” di Biancavilla è stato proiettato “Si può fare”, film del 2008, diretto da Giulio Manfredonia, ispirato alle storie vere delle cooperative sociali nate negli anni ‘80 (in particolare la “Noncello” di Pordenone) per dare lavoro ai pazienti dimessi dai manicomi. Il film è dedicato alle oltre 2.500 cooperative sociali esistenti in Italia e ai 30.000 soci diversamente abili che vi lavorano.

È stato un momento di sensibilizzazione rivolto alle classi del biennio, organizzato dagli insegnanti di sostegno, in particolar modo dal prof. Carmelo Papotto.

L’appuntamento, a cadenza annuale, ha lo scopo di promuovere una maggiore conoscenza delle tematiche relative alla condizione di disabilità e di mobilitare il sostegno per la dignità, i diritti e il benessere delle persone con disabilità. L’obiettivo è quello dell’integrazione totale e ridurre l’handicap causato dalle varie forme patologiche.

Si è anche accennato ad uno dei fattori integrativi molto importanti: l’invito. L’invito, per esempio, ad una qualunque festa dove bisogna recarsi al ristorante o qualunque altro posto. Ci sono molti motivi per cui una persona con disabilità venga “scartata” dall’invito alle feste. Magari ci si imbarazza o ci si vergogna. Si pensa di dare disagio o imbarazzo perché i luoghi in cui si festeggia risultano inaccessibili. Si pensa forse che sia uno spreco di cibo. Si prova pena e soprattutto si crede che non ci sia modo per non “disturbare”.

Tutto questo porta all’inverso dell’integrazione perché viene ignorato che: la persona in questione si demoralizza, vorrebbe esserci, potrebbe anche trovare più integrazione, troverebbe una forza inarrestabile.

Invitare è una dimostrazione di totale assenza di pregiudizio, che a sua volta porta completa integrazione, ma questo è possibile anche con il contributo del diretto interessato e dei familiari stessi che devono togliersi dalla mente pensieri del tipo: «È difficile, non è il caso, come si fa?».

Se un modo si trova bisogna partecipare, sennò se la persona ha problemi gravi di deambulazione bisogna spiegare e comprendere la situazione. “Conoscenza”: questa è la parola chiave dell’integrazione totale.

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Associazionismo

Il fumo e altre dipendenze giovanili, l’Ipsia di Biancavilla fa prevenzione

Esperti e rappresentanti Lions a scuola: «Contrastare comportamenti dannosi per la salute»

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Le statistiche sono chiare: il “vizio” del fumo si apprende già alle scuole medie, dagli 11 ai 13 anni. Un fenomeno preoccupante che, spesso, è anticamera di altre dipendenze. La prevenzione è di fondamentale importanza.

Un incontro all’Ipsia “Efesto” di Biancavilla è stato organizzato, con esperti del settore, dai Lions club di Adrano – Bronte – Biancavilla e di Trecastagni. Per i club, Gaetano Allegra ha sottolineato «il ruolo cruciale dell’associazione nel supporto alle comunità e nella promozione della salute». La psichiatra Vera Trassari (responsabile SerT Adrano/Bronte e delegata distrettuale al service) ha illustrato le cause ed i fattori di rischio legati alle dipendenze, coinvolgendo i ragazzi nel dibattito. Particolare attenzione al tabagismo, all’uso di sostanze sintetiche, ai disturbi della condotta alimentare, nonché all’uso eccessivo di cellulari e computer.

Salvuccio Furnari, segretario distrettuale Lions, già pedagogista del Dipartimento di Salute mentale di Adrano, ha messo in evidenza i servizi di supporto disponibili per individui e famiglie: la rete di aiuto può fare la differenza in situazioni di difficoltà. «Un momento educativo importante – ha ribadito – per la prevenzione e la sensibilizzazione sui temi della salute e delle dipendenze, per promuovere il benessere della comunità e per fornire le risorse necessarie a chi ne ha bisogno».

Ad usufruirne gli alunni del plesso con la referente Giuseppina Pulvirenti e l’insegnante Loredana Ricceri, promotrice dell’incontro. Un’iniziativa che si lega anche all’attivazione, presso l’Ipsia, del nuovo indirizzo di studi “Servizi per la Sanità e l’Assistenza Sociale”. Un percorso formativo che integra l’area sociale e sanitaria, preparando i futuri professionisti a rispondere alle esigenze di una società in continua evoluzione.

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