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«Fluoroedenite ed indennizzi, siamo stati i primi a porre la questione»




Vincenzo Cantarella nel corso di un convegno dell’Osservatorio Nazionale Amianto
«Oltre quattro anni fa sono stato il primo a porre la questione dell’equiparazione tra fluoroedenite e amianto, passaggio necessario perché le vittime possano accedere ad aiuti ed indennizzi economici. Prima di allora nessuno aveva pensato a questo aspetto ed ero stato quasi deriso. Adesso apprendiamo con soddisfazione di questo riconoscimento, ovvero la conferma scientifica ufficiale che la fluoroedenite è cancerogena ed equiparabile all’amianto naturale».
A parlare è Vincenzo Cantarella, coordinatore catanese dell’Osservatorio Nazionale Amianto, dopo che da Lione, l’International Agency for Research on Cancer (Iarc) ha riconosciuto il minerale-killer, tipico delle rocce vulcaniche di Biancavilla, per la sua capacità cancerogena.
«Già nell’estate del 2010 –ricorda Vincenzo Cantarella– assieme all’allora presidente del Consiglio Comunale, Nicola Tomasello, abbiamo avuto un incontro ufficiale a Roma con il direttore dell’Istituto Superiore per la Prevenzione e la Sicurezza del Lavoro, Umberto Sacerdote, che si impegnò a coinvolgere il ministero della Salute, l’Istituto Superiore di Sanità e la fondazione del prof. Umberto Veronesi per l’avvio dell’iter burocratico-legislativo per “bollare” la fluoroedenite come pericolosa. Un iter ancora da definire, certo è che questa notizia che viene da Lione ci fa compiere un passo avanti».
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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