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Il prezzo del pane lievita del 18%: fino a 100 euro in più per famiglia

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Occhio al borsellino e al conto da pagare al panettiere. A partire da lunedì, a Biancavilla “lievita” il prezzo del pane. Un aumento che, a seconda dall’esercente, varierà da 20 a 30 centesimi, in modo da allineare il prezzo a 2 euro al chilo. L’adeguamento riguarderà anche panini, “mafalde”, “gemellini”, il cui prezzo sarà portato a 2,50 euro. In alcuni casi, invece, i “morbidoni” scenderanno da 3 a 2,50 euro al kg, in modo da avere un prezziario quanto più omogeneo.

La decisione è stata presa da tutti i panifici biancavillesi (sono una ventina) e viene motivata con il continuo incremento delle materie prime, a cominciare dalle farine. L’ultimo ritocco dei prezzi a Biancavilla risale al 2004 e –viene sottolineato– nel nostro paese il prezzo finora è stato inferiore di quello praticato in centri vicini. Fin qui le ragioni degli esercenti.

Il punto di vista dei consumatori, che hanno saputo della decisione in maniera improvvisa con avvisi affissi in questi ultimi giorni nei vari panifici, è ovviamente ben diverso.

È facile stimare che questo ulteriore ritocco inciderà per 70-100 euro all’anno su una famiglia media di quattro persone. Il consumo annuo di pane dei biancavillesi si attesta, infatti, intorno alle 1000 tonnellate, cioè circa 150 grammi giornalieri a consumatore. Il giro d’affari dei panifici si aggira, quindi, sui 2 milioni di euro, senza contare prodotti “secondari” come pizzette, biscotti, grissini…

Insomma, è un film già visto: la crisi c’è ma ad essere strozzate di più sono le famiglie.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica

Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»

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© Foto Biancavilla Oggi

Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.

«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».

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