Fuori città
Delegazione biancavillese a Ballarò nel centro d’accoglienza per immigrati

Dopo la raccolta di generi alimentari e materiale scolastico effettuata a Biancavilla in occasione del pellegrinaggio delle scolaresche lo scorso 3 ottobre, vigilia della festa ottobrina della Madonna dell’Elemosina, è stato consegnato in questi giorni a Palermo il materiale raccolto in tre scatole, frutto dell’impegno, della sensibilità e della generosità dei giovani scolari, delle loro famiglie, degli insegnati, dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla e di altri fedeli.
Una piccola delegazione dell’associazione “Maria Santissima dell’Elemosina” si è recata al Centro accoglienza “Santa Chiara”, nel centralissimo quartiere “Ballarò”, dove da anni i Padri Salesiani offrono accoglienza ai tanti profughi immigrati e una prima alfabetizzazione.
A segnalare la situazione di particolare necessità è stato Giuseppe Sant’Elena, membro dell’associazione che nell’agosto scorso ha vissuto una forte esperienza al servizio del centro, come raccontato anche in queste pagine, nel blog collettivo “Biancavilla siamo noi”.
Nella giornata palermitana, a stretto contatto con questa realtà, il gruppo di biancavillesi ha potuto constatare la coesistenza di antiche e nuove forme di povertà che si mescolano tra le diverse etnie presenti nel quartiere. Si va da situazioni di bisogno economico a realtà di degrado, dalla solitudine a situazioni in cui al malessere economico si accompagnano droga e dispersione scolastica.
La delegazione, composta da Giuseppe Santangelo, Giovanni Stissi e dallo stesso Giuseppe Sant’Elena, è stato accolto dal direttore della Casa salesiana, don Enzo Volpe. Presente anche don Francesco Furnari, anche lui salesiano e biancavillese, che da alcuni anni svolge il ministero di parroco presso la vicina chiesa di San Nicola all’Albergheria.
A guidare la visita del quartiere e del Centro di assistenza “Santa Chiara” sono stati don Sem, pakistano, e il novizio Dario Spinella. A loro, a conclusione della visita, è stata offerta una riproduzione dell’Icona della Madonna dell’Elemosina, venerata a Biancavilla che è stata affissa nell’Aula Capitolare interna alla Comunità religiosa.
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Fuori città
Da Biancavilla a Domodossola, storie di amori tossici e donne maltrattate
Pilar Castiglia ospite del Kiwanis club per presentare il volume pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”

Le storie e le esperienze del centro antiviolenza e antistalking “Calypso” di Biancavilla al centro di una serie di incontri a Domodossola. Storie di donne maltrattate raccontate da Pilar Castiglia e racchiuse in “Amore è gioia”, volume pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”.
Avvocata, dottoressa in psicologia, giornalista pubblicista e presidente di “Calypso”, Castiglia è stata ospite del Kiwanis Club di Domodossola, associazione particolarmente attiva, presieduta da Vittoria Allegranza. Prima tappa con i soci e l’assessore ai Servizi sociali. Poi, l’incontro presso l’Istituto tecnico superiore “Guglielmo Marconi” con 150 alunni delle terze e quarte classi. Infine, appuntamento nel centro antiviolenza provinciale per un’affollata conferenza.
“Amore è gioia” è un agilissimo volume, senza piglio ideologico né modi bacchettoni o prediche noiose. L’autrice si rivolge in particolare a ragazzi e ragazze che vivono l’adolescenza, guidandoli in un itinerario di conoscenza di vite vissute. Le storie raccontate (in modo diretto e senza retorica) sono quelle di donne della provincia di Catania. Eccone qui una: Vessata per 30 anni: storia di Roberta e del figlio (violento come il padre).
Una lettura per studenti, ma consigliabile pure ad insegnanti e genitori. «Un viaggio reale, purtroppo, non inventato, nelle mura che dovrebbero proteggerci e che spesso diventano prigione, luogo di violenza fisica e psicologica», sottolinea Roberta Rei. Un libro-bussola per orientarsi nella conoscenza dell’amore vero, autentico.
Gli incontri di Domodossola si aggiungono ad un più ampio “tour” che ha già portato Pilar Castiglia in altre città italiane, da Vicenza (nella sala degli stucchi di palazzo Trissino) ad Alessandria (all’interno del teatro civico) fino a Pescara, ospite del Festival dei libri. Altre tappe sono in programma, sempre con l’intento di promuovere una cultura della consapevolezza e «riconoscere i segnali di allarme per non cadere nel vortice delle relazioni malate e pericolose».

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