Storie
Cento candeline per nonna Angela «Altruista con tempra d’altri tempi»


di VITTORIO FIORENZA
Ha problemi alla vista. E’ allettata. Ma la soddisfazione del traguardo dei 100 anni di età l’ha avuta. Angela D’Urso, classe 1914, festeggia oggi lo speciale compleanno. Lo fa circondata dall’insostituibile affetto della figlia, della nipote e dei pronipoti.
Torta con numero a tre cifre e spumante per brindare ad un secolo di vita. Gli acciacchi ci sono, certo. E i momenti di lucidità, a volte, mancano. Ma la tempra e la forza di nonna Angela sono quelli d’altri tempi.
Nata da famiglia contadina, quando ancora la Prima Guerra Mondiale non era scoppiata, l’anziana biancavillese ha dedicato la sua vita alla figlia e alla nipote, che porta il suo nome e che adesso ricambia l’affetto ricevuto, accudendo la nonna.
«In un percorso di vita così lungo –raccontano i parenti– non sono mancati sacrifici e dure prove, però zia Angela non si è mai persa d’animo e si è sempre rimboccata le maniche per la famiglia. Nei confronti di chi mostrava bisogno, non si è mai tirata indietro. Anzi, è stata disponibile ed altruista con tutti. E forse per questo il Signore l’ha premiata, regalandole la gioia di potere festeggiare i suoi 100 anni».
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Storie
Maurizio Costanzo e il suo “sosia” Giuseppe Petralia di Biancavilla
Il ricordo di un incontro al Parioli: «Mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita»


Giuseppe Petralia è un giornalista di Biancavilla. La sua somiglianza con Maurizio Costanzo incuriosì lo stesso conduttore televisivo, al punto da volere salutare il collega dal palco del Parioli.
A ricordare quell’episodio è ora Petralia, da decenni collaboratore del quotidiano “La Sicilia” e corrispondente da Biancavilla negli anni ’70 e ‘80.
«La notizia della morte di Maurizio Costanzo – dice Petralia – mi è tanto dispiaciuta e reso triste. Ho avuto l’onore di conoscerlo personalmente come invitato alla trasmissione “Maurizio Costanzo Show” perché ero stato segnalato come suo sosia».
«Lei è il mio sosia, mi somiglia veramente, forse ci hanno divisi alla nascita», disse Costanzo a Petralia ad inizio di una puntata del suo programma su Canale 5.
«Dopo la trasmissione –ricorda ancora il giornalista biancavillese – ci siamo incontrati dietro al palco, dove Maurizio è stato nei miei confronti molto affabile e gentile. Quando mi ha salutato, mi ha detto “Se vieni a Roma, vienimi a trovare”. Purtroppo non ho potuto avere questa opportunità. Grazie amico e giornalista, riposa in pace».
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