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Italia, doppia sfida per agguantare gli Europei in Germania

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Nel week end in arrivo, che si chiuderà domenica 12 novembre, si giocheranno sfide importanti per la serie A (spicca il derby Lazio-Roma), ma per Luciano Spalletti, il nuovo commissario tecnico degli azzurri dallo scorso agosto, sarà una giornata da attenzionare con particolare concentrazione perché dovrà poi diramare le convocazioni per un doppio impegno dirimente per la nostra Nazionale.

Donnarumma e compagni saranno infatti chiamati a disimpegnarsi tra venerdì 17 e lunedì 20 novembre nelle due sfide conclusive e decisive del Gruppo C, rispettivamente contro Macedonia del Nord ed Ucraina.

Azzurri con il favore dei pronostici

Un doppio appuntamento che gli azzurri possono vincere come evidenziato nelle scommesse qualificazioni Euro 2024 , in cui si  riveste l’Italia del ruolo di favorita. Il segno 1 è valutato 1.29 contro il 10.00 del successo avversario, mentre il segno X è a 5.50. Numeri che certificano la superiorità sulla carta dell’Italia, ma la squadra di Joshko Milenkovski negli ultimi tempi è diventata un po’ la nostra bestia nera e tutti ci ricordiamo quel gol al 92° di Aleksandar Trajkovski che ci precluse la chance di andarcela a giocare contro il Portogallo e dunque di partecipare a Qatar 2022… Non ultimo poi il pari in casa loro, la gara d’esordio del nostro nuovo CT.

Euro 2023, l’Italia non può mancare…

C’è dunque inevitabilmente grande tensione nell’ambiente azzurro, detentore del trofeo grazie al successo in Inghilterra del 2021, ma clamorosamente fuori dagli ultimi due campionati del mondo, e questa è una situazione che davvero non può esistere per un paese che vive molti dei suoi ritmi in simbiosi con il calcio. Luciano Spalletti e i suoi ragazzi sono chiamati a ridare lustro internazionale al nostro calcio e volare verso Euro 2024 e l’unica strada da percorrere è prima battere la Macedonia del Nord e poi magari anche l’Ucraina a domicilio, anche se con il primo successo potrebbe successivamente bastare anche un pareggio…

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Sicilia, tra turismo e… tennis

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La Sicilia è sempre stata una delle mete preferite dai turisti per le vacanze. Il sole, il mare, le sue bellezze naturali, il grande patrimonio culturale sono tutti motivi per cui ogni anno la Regione viene presa d’assalto dai viaggiatori che la scelgono come destinazione per trascorrere qualche giorno di relax. Ogni parte dell’Isola ha le sue meraviglie da scoprire e non è difficile imbattersi in qualche visitatore anche in posti meno conosciuti e in periodi di bassa stagione.

Tuttavia, negli anni, la Sicilia è diventata nota anche per aver dato i natali a tanti sportivi di alto livello. Se si pensa al calcio, ci sono i vari Salvatore Schillaci e Giuseppe Furino, tra i migliori nel loro ruolo a suo tempo, con il primo che è arrivato anche ad un passo dal diventare campione del mondo con la Nazionale a Italia ’90.

Nel ciclismo, invece, c’è stato il grande Vincenzo Nibali, vincitore sia al Giro d’Italia che al Tour de France tra i tanti successi della sua carriera. Questi, insomma, soltanto per citare alcuni dei grandi nomi che hanno fatto esultare il popolo italiano in più di un’occasione.

Tra i vari sportivi che si sono presi i riflettori, però, ci sono anche alcuni tennisti e, in particolare, Marco Cecchinato, Salvatore Caruso e Gianluca Naso.

I migliori tennisti siciliani

Marco Cecchinato è di gran lunga il giocatore siciliano che ha ottenuto più risultati in carriera. Specialista della terra battuta, il classe ’92 nativo di Palermo è stato semifinalista al Roland Garros 2018 diventando così il terzo italiano nell’era Open ad aver centrato questo risultato. L’anno dopo si è issato addirittura al 16° posto del ranking mondiale, per un traguardo che forse neanche i più esperti di analisi delle statistiche legate alle scommesse e quote sul tennis si sarebbero mai aspettati essendo stato tagliato soltanto da otto azzurri prima di lui.

Il suo primo trofeo, invece, risale al 2013, quando si aggiudicò il Challenger di San Marino imponendosi in finale sull’attuale capitano della Nazionale di Coppa Davis Filippo Volandri. Il secondo arriva invece due anni dopo a Torino, dove nell’ultimo atto del torneo batté Kimmer Coppejans. Da quel momento in poi, è un’escalation continua, con il terzo titolo Challenger vinto a Milano contro Laslo Djere (attuale top 50 Atp), e il quarto conquistato a Roma l’anno dopo in finale contro Jozef Kovalik.

È l’inizio del suo percorso all’interno del tennis che conta che lo porterà poi, come detto, a giocarsi una storica semifinale al Roland Garros, dove venne sconfitto da Dominic Thiem. Per arrivarci, non solo eliminò giocatori importanti come Carreno Busta e David Goffin, ma si tolse anche il lusso di battere l’attuale numero uno del mondo e 24 volte campione Slam Novak Djokovic. Una partita epica per Ceck, così come viene chiamato dagli amici, e per tutta l’Italia, che da tempo non aveva un tennista che si spingeva così in avanti in uno Slam.

Purtroppo per il siciliano, quello rimarrà il miglior torneo della sua carriera, con la discesa in classifica che ebbe inizio già l’anno dopo nonostante la vittoria a Buenos Aires. Ciò che più gli è mancato da quel momento in poi, è stata la costanza di risultati, complice qualche acciacco di troppo che gli ha permesso di difendere i punti di alcuni tornei.

Un altro ottimo tennista siciliano è stato inoltre Salvatore Caruso, avolese classe ’92 che in carriera ha raggiunto la 76esima posizione nel ranking Atp come miglior piazzamento, mentre nel suo palmares ci sono due titoli del circuito maggiore. Tra i suoi migliori risultati ricordiamo la semifinale disputata a Umago nel 2019, il terzo turno al Roland Garros dello stesso anno e il terzo turno agli US Open della stagione seguente che ha contribuito a portarlo al 76° posto della classifica mondiale.

Oltre a loro, c’è stato poi Gianluca Naso, trapanese classe ’87 che prima di ritirarsi definitivamente dalle scene ha raggiunto un best ranking in 189esima posizione.

Le promesse della Sicilia

Mentre Cecchinato e Caruso si apprestano a disputare gli ultimi anni della sua carriera, altre due promesse del tennis siciliano stanno pian piano ritagliandosi uno spazio nel circuito maggiore femminile. Parliamo di Anastasia Abbagnato e Giorgia Pedone.

La prima è una palermitana classe 2003, nonché nipote della nota ballerina Eleonora Abbagnato. Ancora non ha ottenuto risultati importanti a livello Wta, ma sono in molti a scommettere su di lei in futuro. Stesso discorso anche per la Pedone, che a 19 anni si è portata intanto alla 276esima posizione del ranking mondiale oltre a vincere l’ITF di Santa Margherita di Pula nella stagione passata.

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