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Sanità, al “Cenacolo” nascerà un poliambulatorio all’avanguardia

Si amplia l’offerta dei servizi territoriali: da UniCredit 1,3 mln per le strumentazioni diagnostiche

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UniCredit Leasing ha deliberato un plafond del valore di 1,3 milioni di euro, nell’ambito del progetto “Social Impact Leasing”. Concesso un finanziamento in leasing di beni strumentali ad impatto sociale a favore della struttura polispecialistica “Cenacolo Cristo Re srl” di Biancavilla.

Nello specifico, il finanziamento è finalizzato all’acquisto di nuova strumentazione diagnostica. Si tratta di 1 Radiografico, 1 TAC, 1 Ecografo, 1 Risonanza Magnetica, 1 Mammografo, 1 MOC e un Sistema di Monitoraggio e Ris-Pacis. Il “Cenacolo” intende sostenere il progetto Clinical Center per la creazione di un poliambulatorio che sorgerà a Biancavilla.

L’acquisto di macchinari a tecnologia avanzata servirà a rispondere alle esigenze di un territorio che presenta molte difficoltà nella fruizione di servizi sanitari. Difficoltà per la carenza di presidi ospedalieri e privati rispetto al bacino d’utenza. Ma anche per la qualità dei servizi stessi.

Con il progetto “Clinical Center” all’interno del nuovo Poliambulatorio si potrà quindi sopperire a queste carenze. Si ridurranno le lunghe liste di attesa, colmando le lacune della marginale presenza di strutture private. Si eviteranno pure gli spostamenti da comune a comune cui è costretta la maggior parte degli utenti. Il Poliambulatorio servirà un bacino territoriale che comprende più comuni per una popolazione totale di oltre 186mila abitanti.

Intervento per uno sviluppo sostenibile

Si tratta della prima operazione di “Social Impact Leasing” di UniCredit in Sicilia. Iniziativa che si inserisce nell’ambito del programma “Social Impact Banking” del gruppo bancario. L’obiettivo è il finanziamento in leasing di progetti e iniziative per lo sviluppo sostenibile che, oltre a generare un ritorno economico e contribuire allo sviluppo di una società più equa e inclusiva, abbiano obiettivi di impatto sociale, positivo, concreto e misurabile. L’iniziativa “Social Impact Leasing” incentiva e sostiene i clienti nell’intraprendere comportamenti virtuosi verso gli obiettivi ESG (Environmental, Social e Governance).

L’operazione è stata realizzata grazie al grande lavoro di squadra e alla consulenza specializzata dei colleghi del network del Gruppo UniCredit, in particolare di UniCredit Leasing e potrà beneficiare di strumenti agevolativi dedicati al Mezzogiorno (quale il cosiddetto “Bonus Sud”), che andranno a sommarsi al Credito d’imposta 4.0.

«Accesso più veloce ai servizi sanitari»

«Siamo orgogliosi – dichiara Salvatore Malandrino, responsabile Regione Sicilia di UniCredit Italia – di aver finalizzato la prima operazione di Social Impact Leasing in Sicilia. Si tratta di un ulteriore strumento che la banca mette a disposizione per favorire una crescita ad alto impatto per il territorio. Grazie alle nuove apparecchiature acquisite in leasing, “Cenacolo Cristo Re” potrà ampliare la portata dei propri servizi, rendendo veloce l’accesso agli stessi e alle proprie strutture. Ciò non può che tradursi in benefici concreti per la comunità in termini di assistenza sanitaria. Una risposta ai bisogni del territorio che UniCredit è determinata a soddisfare, confermando il proprio impegno a favore di uno sviluppo sempre più improntato alla sostenibilità».

«Un’opportunità per la Sicilia orientale»

«L’apertura di un nuovo poliambulatorio di alta specializzazione – sottolinea Giosuè Greco, direttore generale del “Cenacolo Cristo Re” – rappresenta un’opportunità per tutti quei pazienti del Catanese e della Sicilia Orientale che oggi sono costretti a estenuanti file d’attesa o a lunghi spostamenti per accedere a esami diagnostici di qualità. Per questo siamo grati al gruppo UniCredit che ha deciso di investire in un progetto che porterà indubbi benefici sia per coloro che usufruiranno dei servizi della struttura polispecialistica sia per il tessuto economico e sociale del nostro territorio. Sono certo, inoltre, che questa best practice, frutto dell’alleanza tra “Cenacolo Cristo Re” e UniCredit, fungerà da esempio. Farà da apripista per ulteriori iniziative virtuose promosse dalle istituzioni, dalle imprese e dalla società civile nel suo complesso».

Nuovi 10 posti di lavoro

La Comunità potrà beneficiare, oltre che di una maggiore e migliore offerta sanitaria per tutti gli utenti, della conseguente creazione di nuovi posti di lavoro in generale ed in particolare per classi di lavoratori deboli. Saranno infatti assunti a diverso titolo 10 nuovi addetti, dei quali 4 apparterranno a categorie fragili. Inoltre, il Poliambulatorio, nell’ottica di un’assistenza che agevoli categorie svantaggiate sottoscriverà convenzioni che prevedono agevolazioni economiche coni: Associazione italiana Pazienti BPCO Onlus, Associazione Nazionale SLA, Associazioni per la lotta contro il tumore al seno.

Dal 1943, il sogno di padre Calaciura

La struttura del “Cenacolo Cristo Re” di Biancavilla, nata nel 1943 per iniziativa di monsignor Giosuè Calaciura come realtà di assistenza a favore delle fasce più vulnerabili della popolazione, oggi gestisce il Centro Terapeutico Assistito per persone affette da patologia psichiatrica (accreditato con il SSR), la sezione Tossicodipendenti per l’assistenza a soggetti dipendenti da sostanze di abuso (accreditato con il SSR e convenzionato con Asp di Catania) e la Casa di Cura Riabilitativa specializzata in ambito neuromotorio, respiratorio, cardiologico e ortopedico.

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Giornata mondiale della Salute mentale: incontro a Biancavilla sulle sfide attuali

A 45 anni dalla legge “Basaglia” resta da superare ancora lo stigma su chi vive il disagio psichico

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© Foto Biancavilla Oggi

Si è svolto a Biancavilla presso il Centro Polivalente di Villa delle Favare, l’evento per celebrare la Giornata Mondiale della Salute Mentale. Da 150 piazze d’Italia, connesse in live streaming, è stato trattato il tema “DSM e cittadini uniti per la salute mentale”. Un’occasione per discutere argomenti che parlano non di malattia ma di benessere psichico delle persone. Argomenti che quindi riguardano tutti i cittadini e non solo utenti e operatori addetti ai lavori, così come ha spiegato il direttore del DSM dell’Asp di Catania, Carmelo Florio.

Nella nostra provincia per raggiungere il territorio, le persone, le istituzioni, il programma ha previsto sei location. Oltre Biancavilla, anche Acireale, Caltagirone, Gravina, Catania presso il Convitto Cutelli e l’Istituto Valdisavoia.

Problemi sempre attuali

Sono trascorsi più di 45 anni dalla emanazione della Legge “Basaglia”. Rimane ancora aperto il problema di una giusta informazione che faccia superare lo stigma e la discriminazione sul disagio mentale e dia la possibilità di sostenere processi di inclusione nei confronti di chi si trova a viverlo.

Secondo i dati forniti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, si calcola che i disturbi mentali possono essere collocati ai primi posti come intensità di sofferenza e di disabilità per la popolazione con un netto aumento nei paesi più industrializzati.

L’Unicef nel 2021 lanciò l’allarme affermando che un adolescente su 7 tra i 10 e i 19 anni convive con un disturbo mentale. La sofferenza che accompagna e segue la malattia mentale, causa disequilibri nell’armonia interiore e psicologica dell’essere umano. Il disagio a volte diventa così insopportabile da spingere quasi 46.000 adolescenti ogni anno a togliersi la vita.

Circa il 25% della popolazione italiana fa esperienza di un problema legato alla salute mentale. In un anno i servizi specialistici del Servizio sanitario nazionale assistono quasi novecentomila persone.

Il ruolo del Dsm

A operare nel territorio, in maniera capillare, si trovano i Distretti di Salute Mentale che, come recita la nota informativa dell’evento odierno, «affondano le loro radici nella “deistituzionalizzazione” avviata con la riforma psichiatrica della Legge 180, sui cui valori fondanti occorre ancorare ogni ulteriore sviluppo nelle politiche di salute mentale: approccio comunitario di salute pubblica, primato della soggettività, dei diritti e delle risorse della persona, dell’inclusione sociale». Perché lo scopo principale dei servizi psichiatrici, è proprio quello di stabilire un percorso terapeutico individuale, senza separare la persona dal suo ambiente, anzi fronteggiando il rischio costante della marginalizzazione.

Diverse anche le criticità sulle quali conviene soffermarsi per trovare punti di accordo e soluzioni concrete. «Occorre operare perché vengano date dai DSM risposte differenziate alla psicopatologia dell’adolescenza, ai disturbi del comportamento alimentare, ai disturbi di personalità, ai disturbi dello spettro autistico, ai disturbi psichiatrici associati alle disabilità intellettive», continua la nota. Nella proposta del Collegio Nazionale dei DSM vengono definite anche alcune priorità di azione che tengono conto delle difficoltà storiche e dei notevoli cambiamenti sociali in corso riguardanti essenzialmente gli investimenti e il personale, i modelli organizzativi e, infine, i rapporti tra psichiatria e giustizia.

L’essere umano al centro di ogni intervento

Il metodo da perseguire e portare avanti è quindi quello di un intervento discreto e delicato che metta al centro l’uomo, restituendo significato dove sia stato perduto, nella crisi, nello smarrimento di un Sé frammentato e turbato dagli avvenimenti di una condizione che mina l’essenza stessa della persona e si ripercuote immancabilmente nei rapporti con gli altri. Indicative le parole di Basaglia quando disse che l’irrecuperabilità di un malato è spesso implicita nella natura del luogo che lo ospita. Una società per dirsi civile dovrebbe accettare tanto la ragione quanto la follia, presenti entrambi in ogni essere umano.

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