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Chiesa

All’Idria un Cristo crocifisso più “misericordioso” dopo il restauro

Nuova “versione” dell’opera del maestro Vincenzo Valastro e presente nella processione dei “Misteri”

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© Foto Biancavilla Oggi

Il terremoto del 2018 aveva causato nell’opera delle lesioni. Le mani sapienti del maestro Vincenzo Valastro hanno consentito di effettuare il restauro. Ma l’intervento è servito anche ad apportare delle modifiche estetiche. Una “nuova” opera, quella del Cristo crocifisso, realizzata nel 2010 dallo stesso Valastro per la chiesa dell’Idria di Biancavilla. Un’opera legata alla confraternita ospitata dalla parrocchia e che si è aggiunta alla storica processione dei “Misteri”, nella sera del Venerdì santo di Biancavilla.

Ultimati gli interventi, la parrocchia ha ospitato una conferenza di presentazione. Rispetto all’opera originaria, che per volere dell’allora parroco, padre Salvatore Nicoletti, presentava anche elementi della Resurrezione, adesso il manufatto in vetroresina si presenza con l’accentuazione degli elementi della sofferenza e del dolore. Una “versione” che l’autore adesso sente più “sua”.

«Realizzare il crocifisso, il Cristo in croce, è stato per me –spiega il maestro Valastro– un incarico impegnativo. Inizialmente ci eravamo ispirati al Crocifisso già presente in chiesa. L’idea era di relazionare l’opera con le statue già presenti nella processione dei “Misteri”. Ma l’espressione iniziale era equivoca e quasi “estranea” a chi lo osservava. Con l’occasione del restauro per le lesioni del terremoto, siamo intervenuti con alcune modifiche. Oggi –dice Valastro– ci vedo un “Cristo”, più adeguato e in sintonia con la processione del Venerdì santo. È un Cristo più “misericordioso”».

All’incontro culturale, moderato da Alessandro Rapisarda, il parroco, padre Giovambattista Zappalà ha sottolineato come la pietà popolare, di cui il Crocifisso restaurato è una rappresentazione, abbia subito la privazione delle processioni a causa del Covid. «Una perdita, ma come dice il Papa, da ogni crisi dovremmo imparare tutti qualcosa», ha detto padre Zappalà, volvendo lo sguardo con ottimismo al futuro.

Il governatore della confraternita, Giovanni D’Agati, ha ricordato le tappe che hanno portato alla fondazione della congregazione, alla realizzazione dell’opera e alla partecipazione ai riti dei Venerdì santo di Biancavilla.

L’architetto Salvatore Papotto, docente di storia dell’arte, ha curato un intervento sull’iconografia del Crocifisso. Un viaggio nella storia e nell’arte sul significato e sulla rappresentazione dell’immagine simbolo del cristianesimo.

I vari interventi sono stati intervallati da musica e canti con la direzione del maestro Filadelfio Grasso.

Nel proseguo della serata, la confraternita ha amesso due nuovi membri. Si tratta di Mariarosa Galizia e della figlia Selena Sergi. Per loro, davanti all’altare, il rito della vestizione con le effigi della congregazione. Due nuove presenze femminili, possibili grazie allo statuto della confraternita, la prima ad avere previsto l’ingresso anche alle donne. E a proposito di presenza femminile, padre Zappalà ha nominato Cettina Cariola maestro dei novizi, incarico nel quale subentra a Giovanni D’Agati, eletto governatore lo scorso dicembre.

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Chiesa

Nuovi ingressi nella Confraternita della parrocchia dell’Idria di Biancavilla

Il governatore Giovanni D’Agati: «I piccoli confrati ci permettono di guardare avanti con fiducia»

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Nei giorni precedenti la Settimana Santa, come ogni anno, la confraternita “Santa Maria dell’Idria” di Biancavilla festeggia la sua fondazione con una messa nella quale si tiene il rito della vestizione dei nuovi confrati.

Agata Tomarchio, catechista nell’omonima parrocchia, e Fabio Mazzaglia, simpatizzante da circa dieci anni, hanno iniziato ufficialmente il loro percorso di noviziato all’interno della confraternita, sotto la direzione spirituale dell’assistente ecclesiastico e parroco dell’Idria Giovambattista Zappalà.

A fare il loro ingresso ufficiale nella confraternita anche 8 giovanissimi: Sofia e Giuseppe D’Agati, Vittoria Palermo, Vito Leonardi, Bruna Aricò, Alessia e Serena Ventura e Giulia Lentini, che hanno iniziato il loro percorso 3 anni fa.

«La gioia di vedere piccoli confrati nella nostra realtà – dichiara a Biancavilla Oggi il governatore della Confraternita, Giovanni D’Agati – ci permette di guardare avanti con fiducia. I ragazzi, oltre ad essere figli di genitori confrati, sono attivamente impegnati nel catechismo, nel coro parrocchiale e come ministranti».

Costituita il 22 gennaio 2010 con il supporto dell’allora parroco Salvatore Nicoletti e su iniziativa dei coniugi Giovanni D’Agati e Valeria Bivona, la congregazione conta attualmente 54 confrati. 

Dal Venerdì Santo dello stesso anno la confraternita è parte attiva della processione dei “Tri Misteri” a Biancavilla e porta in processione il simulacro del Cristo crocifisso, restaurato nel 2022 dopo essere stato danneggiato dal terremoto del 2018.

Diverse sono le iniziative della confraternita in cantiere per questo anno pastorale. Tra queste, la Via Crucis per le vie della parrocchia in collaborazione con altri gruppi parrocchiali e una giornata di servizio di volontariato presso la mensa della Caritas di Catania a supporto del team del vice presidente diocesano Salvo Pappalardo.

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