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Allarme alla “Bruno”: sei classi in quarantena, chiesto screening generale
Investita l’Asp per effettuare i tamponi a tappeto: il sospetto è che si possa trattare di un cluster


È allarme all’Istituto comprensivo “Antonio Bruno” di Biancavilla. Sono sei, attualmente, le classi poste formalmente in quarantena (non cinque come appreso in un primo momento).
Si tratta di tre sezioni di scuola dell’infanzia (E, F e G), una classe di “primaria” (4 A) e due “secondaria” (1 C e 1 D). Ci sono poi singoli alunni posti in quarantena nelle classi 1 A, 1 B, 1 E e 3 E.
Diversi i casi di contagio tra gli alunni. Interessati pure due insegnanti. Per tutti gli alunni coinvolti, attivato il piano di didattica a distanza.
Vista la situazione, è stata chiesto all’Asp di Catania di effettuare uno screening generale tra tutta la popolazione scolastica dell’istituto. Il sospetto è che si possa essere di fronte ad un cluster.
Nel caso di esame, alunni, insegnanti e personale della scuola saranno sottoposti a tampone con la presenza degli operatori dell’Usca direttamente a scuola. Un esame generalizzato permetterà così di individuare altri eventuali contagi, magari asintomatici, ed arginare l’infezione.
Certo è che l’ultimo aggiornamento su Biancavilla ha evidenziato un incremento di contagi Covid. Su 73 persone risultate positive al coronavirus, oltre la metà è rappresentata da soggetti di età inferiore a 18 anni. Da evidenziare pure che il 60% dei contagiati non è vaccinato.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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