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Aumentano i contagiati a Biancavilla: oltre la metà di loro ha meno di 18 anni
Il 60% dei “positivi” non è vaccinato, appello del sindaco Bonanno ad effettuare la terza dose
Impennata di contagi Covid a Biancavilla. Allo stato attuale il numero delle persone risultate positive al coronavirus sono 73. Ma il dato che allarma di più riguarda la percentuale di giovani su cui è stata riscontrata l’infezione. Dei 73 contagiati, infatti, oltre il 50% è rappresentato da minorenni. Va anche sottolineato che circa il 60% dei “positivi” non risulta essere stato sottoposto a vaccinazione.
«Non vorrei che –commenta il sindaco Antonio Bonanno– in un momento di grande fiducia, sottolineata dalla non aggressività della nuova variante Omicron e dal raggiungimento in Italia di quota 100 milioni di vaccini, fossimo proprio noi a spalancare di nuovo le porte al virus».
Da qui, l’appello ai biancavillesi: «Mi rivolgo a tutti i cittadini e in special modo ai più giovani. È necessario rispettare le misure di sicurezza, indossando sempre la mascherina nei luoghi aperti al pubblico. È doveroso, poi, sottoporsi alla terza dose di vaccino affinché – come spiegano i virologi – nel nostro sistema immunitario si inneschi una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami a distanza di anni».
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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