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Targa commemorativa di Peppino Pace di nuovo in frantumi: un atto vandalico?
A meno di un anno dal primo episodio, la lapide dedicata all’esponente comunista ritrovata a pezzi


Ancora una volta la targa commemorativa dedicata all’ex sindaco Peppino Pace ridotta in frantumi. La lapide marmorea collocata nello spazzale della stazione di Biancavilla si trova a terra in più pezzi. A terra pura la sua cornice in ferro che era attaccata al palo, a fianco alla gradinata della metropolitana.
Si tratta di un atto vandalico o di semplice cedimento del manufatto in ferro, dovuto alla dilatazione per le alte temperature di questi giorni? La prima ipotesi è quella a cui si pensa subito e che appare maggiormente avvalorata. La piazza è spesso ritrovo di ragazzi che -come lamentano gli abitanti del quartiere- non hanno un buon rapporto con il senso civico.
Certo è che la targa era stata già trovata in frantumi quasi un anno fa. Era stata l’amministrazione comunale a provvedere alla collocazione di una nuova lapide. Adesso, questo secondo episodio, che offende la memoria di Pace, che fu tre volte sindaco di Biancavilla, nel 1956, nel 1970 e nel 1973.


L’omaggio del Comune dopo anni di oblìo
La targa commemorativa era stata posta a ricordo dell’esponente comunista, amministratore particolarmente amato dai biancavillesi, nel luglio 2020. L’occasione è stata quella del 25esimo anniversario della morte.
A rendergli omaggio, il sindaco Antonio Bonanno, con gli assessori Nino Finocchiaro e Francesco Privitera. Presenti le sorelle dell’ex primo cittadino, Lucia, Angela e Nilla, e i nipoti, assieme ad ex amministratori comunali (Alfio Grasso e Salvuccio Furnari), che avevano evidenziato le qualità politiche ed umane di Peppino Pace.
In una intervista a Biancavilla Oggi , libero da ogni preconcetto ideologico, il nipote Placido Tirenni aveva fatto appello al sindaco Bonanno affinché allo zio venisse tributato il meritato omaggio. Appello accolto con la cerimonia di scopertura della targa commemorativa, “risarcendo” la famiglia dell’indifferenza e della dimenticanza, che per decenni avevano coperto di oblìo la memoria di un galantumomo della politica e della sinistra biancavillese.


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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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