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Cultura

A Biancavilla c’è una via dedicata a Dante Alighieri (ma pochi lo sanno)

Giornata nazionale di celebrazioni, nel 700esimo anno della morte dell’autore della “Divina Commedia”

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© Foto Biancavilla Oggi

È il 25 marzo, giornata scelta per celebrare Dante Alighieri, resa più speciale per la ricorrenza dei 700 anni della morte. Pure Biancavilla ha un legame con il Sommo Poeta. Non tutti lo sanno, ma in paese esiste una “Via Dante”. Soltanto un numero civico di un’abitazione presente nella piccola viuzza.

È quella che collega via Vittorio Emanuele e via Inessa, a due passi dal palazzo comunale. Vi si trova l’ingresso della chiesa di Sant’Orsola e sul lato opposto –altro dettaglio architettonico– la presenza di un bellissimo arco in pietra lavica con cancello in ferro che dà accesso ad un passaggio privato.

Lo facciamo notare proprio nel giorno del “Dantedì”, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri.

La data è stata approvata il 17 gennaio 2020 in vista delle celebrazioni per il settecentesimo anniversario della morte del poeta, avvenuta il 14 settembre 1321. La data del 25 marzo corrisponde allo stesso giorno del 1300, giorno in cui, secondo la tradizione, Dante si perde nella selva oscura.

L’idea del “Dantedì” è nata da un editoriale del giornalista e scrittore Paolo Di Stefano apparso sul Corriere della Sera il 19 giugno 2017, dove si avanzava la proposta che Dante Alighieri avesse la propria giornata nel calendario.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Cultura

Sangiorgio e i lager, in provincia di Modena la testimonianza del figlio

Incontro a Prignano sulla Secchia sul biancavillese sopravvissuto ai campi di sterminio

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La figura di Gerardo Sangiorgio, il biancavillese cattolico antifascista, sopravvissuto ai lager nazisti, ancora una volta celebrata anche fuori dalla Sicilia. A Sangiorgio dedicato un incontro nella sala conferenze del Comune di Prignano sulla Secchia (in provincia di Modena). La testimonianza su Sangiorgio, internato militare, data dal figlio Placido Antonio, collaboratore di Biancavilla Oggi.

Ad ascoltarlo, una sala gremita da cittadini ed alunni della scuola secondaria di primo grado “F. Berti”, accompagnati dai docenti, dalla dirigente scolastica Pia Criscuolo e dal suo vicario, Giuseppe Ciadamidaro, anche lui biancavillese.

La dirigente si è detta entusiasta di questo evento arricchente non solo per i cittadini, ma anche per gli alunni, auspicando che ogni anno queste iniziative vengano incentivate e divulgate.

Il prof. Sangiorgio ha parlato della Repubblica di Salò (a cui il padre non giurò fedeltà), al trattamento disumano verso i deportati, alla storia personale di suo padre nei campo di concentramento e poi di ritorno a Biancavilla. È seguito un vivace dialogo con gli alunni, che hanno posto domande su vari aspetti.

Presente all’incontro, il sindaco Mauro Fantini e gli assessori organizzatori dell’evento, Chiara Babeli e Cristian Giberti, che hanno prestato la loro voce leggendo le poesie di Gerardo. Il primo cittadino ha ringraziato Sangiorgio per la sua presenza e la bellissima testimonianza su suo padre, estendendo i ringraziamenti anche al nostro sindaco, Antonio Bonanno, per la cortese lettera inviata e letta all’inizio dell’incontro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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