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Ripulito un angolo di Biancavilla: l’esempio di Francesco, Noemi e Ilenia

Bel gesto compiuto da tre amici, che in due giorni hanno rimosso cumuli di immondizia in zona “Solaris”

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Si chiamano Francesco, Noemi e Ilenia. Tre amici che hanno dato un bell’esempio di educazione civica a Biancavilla. Sono stati a loro a ripulire, in due giorni, uno spazio del quartiere “Solaris” –quello delle villette a schiera– invaso da immondizia, compresi rifiuti pericolosi. Diversi sacchi riempiti, come documenta il video che hanno realizzato. Un piccolo gesto che si contrappone ai numerosi episodi di inciviltà e che riempie di speranza.  

«Io e due mie amiche, in periodo di lockdown, ci siamo messi d’accordo per togliere un piccolo rischio del nostro paese. Abbiamo notato –racconta Francesco a Biancavilla Oggi– che in questo posto ci andavano spesso dei ragazzi o bambini per giocare o magari per passare un po’ di tempo in questa zona chiamata “case nuove”. Abbiamo notato che molti ragazzi buttavano bottiglie di vetro, spazzatura, plastica e molto altro che è davvero difficile mettere in elenco».

«Non appena abbiamo avuto l’occasione –prosegue il racconto– abbiamo tolto tutto in soli due giorni per il bene dei bambini, che spesso si trovano lì per giocare o per fare due passeggiate. Molti bambini, passando da quel posto, potevano farsi molto male e quindi abbiamo provveduto, togliendo tutti i rischi possibili».

Francesco, Noemi e Ilenia ne sono convinti: «Dobbiamo migliorare il nostro paese e non stare sempre a sperare sul nostro sindaco. Il nostro sindaco ci aiuta troppo, però se siamo noi a non metterci un minimo impegno tutti quanti come farà il sindaco a venirci incontro? Ci lamentiamo tutti del sindaco quando lui ha cercato sempre di migliorare la nostra cara Biancavilla, ha migliorato molte cose».

«Io e queste due mie amiche –conclude Francesco– siamo qui per gridare basta, basta di mettere in pericolo i bambini. Vogliamo dare a tutti un esempio: se ci uniamo tutti possiamo migliorare. Non lamentatevi della nostra Biancavilla o del nostro caro sindaco se siete le prime persone a buttare di tutto e di più nella terra dove ci camminiamo ogni singolo giorno».

Il sindaco invita i tre ragazzi al municipio

«Il gesto che viene da questi ragazzi è esemplare. Voglio invitarli nei prossimi giorni nel Palazzo comunale per ringraziarli della lezione che hanno dato a tutta la città».

Lo ha scritto il sindaco Antonio Bonanno sulla sua pagina Facebook, allegando l’articolo di Biancavilla Oggi, che ha raccontato l’iniziativa realizzata in zona “Solaris”.

«A Biancavilla sarebbe bello -ha specificato il primo cittadino – se ciò che hanno fatto Francesco, Noemi e Ilenia venisse imitato anche da altri. Questa partecipazione attiva alla vita della propria comunità è un segno di vitalità di cui abbiamo bisogno noi tutti. Vi aspetto al Comune per dirvi grazie, cari ragazzi».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Bonifica anti-amianto, nuovo inghippo: interdittiva antimafia ad un’impresa

Il parco verde di monte Calvario rischia di imbrigliarsi in un reticolato di ricorsi e sospensive

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© Foto Biancavilla Oggi

Ancora un diversivo nell’iter della bonifica dell’area di monte Calvario a Biancavilla. Il taglio del nastro risale al febbraio 2023, eppure gli interventi di risanamento e creazione di un parco urbano – al di là del monitoraggio ambientale preliminare già ultimato – attendono di essere avviati.

Adesso – come è in grado di raccontare Biancavilla Oggi – l’ultimo intoppo riguarda un provvedimento di interdittiva antimafia nei confronti di una delle società interessata all’appalto. La “Gentile Ambiente spa” con sede a Casoria, infatti, è stata raggiunta da un’informativa antimafia ostativa da parte della Prefettura di Napoli. Un provvedimento già caricato e visibile nella Banca dati nazionale Antimafia.

L’importo complessivo degli interventi è di circa 17 milioni di euro, frutto di un accordo quadro – siglato nell’ottobre del 2020 – tra Regione Sicilia e ministero dell’Ambiente sulle bonifiche dei grandi siti inquinati, su progetto redatto dall’Ufficio tecnico comunale. Oltre alla “Gentile Ambiente”, nell’associazione temporanea di imprese c’è la Rem (si era sfilata una terza impresa, la Lab. Studio Chimico Ambientale).

La novità dell’interdittiva antimafia per una delle imprese è subito balzata agli occhi dei funzionari del Comune di Biancavilla. Interpellato da Biancavilla Oggi, il sindaco Antonio Bonanno fa sapere che «l’amministrazione comunale si è già attivata per avviare le procedura di esclusione della ditta dai lavori».

Semplice a dirlo, più tortuoso il percorso che potrebbe essere tracciato dagli eventi. Il rischio concreto è che l’appalto venga messo in secondo piano rispetto a carte bollate, ricorsi e sospensive, pregiudicando l’effettivo avvio e svolgimento della bonifica. Che il progetto del polmone verde di monte Calvario resti sulla carta, imbrigliato nei reticolati della giustizia amministrativa, è uno scenario possibile.

Le contromosse dell’impresa

D’altra parte, la “Gentile Ambiente” ha immediatamente attivato tutte le azioni giurisdizionali necessarie a fronteggiare gli effetti di una misura che considera illegittima.

A farlo sapere sono il presidente del Consiglio di Amministrazione della società, Giovanni Gentile, e l’avv. Lorenzo Lentini. L’impresa napoletana ha presentato già ricorso con istanza di sospensione cautelare presso il Tar della Campania «contestando il difetto assoluto del presupposto e la non idoneità dei fatti segnalati». Il Tar discuterà nella Camera di Consiglio prevista per il 17 aprile.

Altra istanza è stata presentata al Tribunale di Napoli – Servizio Misure di Prevenzione per la nomina di un controllore giudiziario «che a fronte della terzietà della società rispetto a contesti di tipo mafioso, consenta la prosecuzione vigilata dell’attività di impresa».

«L’altra ditta proceda nei lavori»

Se l’intento dell’impresa è quello di invitare la stazione appaltante a «soprassedere da qualsiasi provvedimento pregiudizievole di carattere definitivo», a Biancavilla si guarda avanti, puntando ad escludere la ditta napoletana.

«È stata effettuata – ci dice il sindaco Bonanno – una sorta di verifica preliminare nei confronti della mandataria (la Rem, ndr) per capire se questa ha tutti i requisiti per procedere nei lavori senza l’altra. Riteniamo che questo sia possibile. Certo, un’interdittiva antimafia che arriva dopo due anni è un’anomalia per i lavori pubblici e non è normale che arrivi ad appalto già assegnato».

L’appalto per la bonifica di monte Calvario riguarda la messa in sicurezza dell’intera area (dagli agli ’50 e fino al 1998 luogo di estrazione e produzione di materiale destinato all’edilizia). L’opera finale è la realizzazione di un parco verde. Alla base dei lavori, l’incapsulamento delle fibre di fluoroedenite (minerale naturale assimilabile all’amianto) che qui si trovano sotto forma di venature nelle rocce laviche. Fibre diffuse in tutto il paese e nelle sue costruzioni edili, tali da avere provocato decine di morti per mesotelioma pleurico.

La lievitazione dei costi

Un precedente intoppo, dopo l’assegnazione dell’appalto, si era verificato quando l’impresa Rem aveva avanzato la richiesta di una serie di aggiornamenti, a partire dai costi dei materiali che nel frattempo sono aumentati.

Tutte questioni che hanno portato l’impresa e il Comune davanti al Collegio Consultivo Tecnico (presieduto dal prof. Antonio Saitta).

L’organismo si è espresso a febbraio in modo favorevole alla linea del Comune, che aveva sollecitato l’impresa a procedere nei lavori. Adesso, però, la vicenda che riguarda la “Gentile Ambiente” appare parecchio più complessa e delicata.

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