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Una scia di materiale edile lasciata lungo via della Montagna a Biancavilla
Intervento dei volontari della Onlus Pcb, della Gepa e di Agriambiente per regolare il traffico veicolare
Materiale edile caduto da un mezzo in transito e lasciato su un tratto di via della Montagna, a Biancavilla. Una scia di inerti al centro della carreggiata.
Sul posto sono intervenuti la Onlus Protezione Civile Biancavilla, la Gepa Sicilia e Agriambiente Catania.
I volontari delle tre associazioni hanno provveduto a regolare il traffico veicolare e ad evitare ulteriori pericoli per la viabilità nell’importante arteria stradale di Biancavilla.
In serata, gli stessi volontari Gepa e Agriambiente, sono intervenuti su richiesta del sindaco Antonio Bonanno in via del Sambuco, non lontana da viale dei Fiori. Qui c’era una grossa traccia di olio che rendeva pericolosa la percorribilità della strada sia per i veicoli che per i pedoni. I volontari hanno operato in coordinamento con i vigili urbani.
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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità
Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari
Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.
È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.
Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.
Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?
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