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Lavori per i danni del terremoto: cantiere da 150mila euro all’Idria
Interventi per 150mila euro, finanziati dalla Conferenza Episcopale Italiana con l’8×1000


Consegna ufficiale dei lavori di consolidamento della chiesa dell’Idria di Biancavilla. L’edificio sacro – come risaputo – è inagibile dal 6 ottobre 2018, a causa del forte sisma di magnitudo 4.6 che proprio a Biancavilla ha avuto il suo epicentro.
La formale cerimonia, avvenuta nello slargo accanto alla chiesa parrocchiale, ha sancito l’avvio delle opere di sistemazione dei danni. Opere che –come aveva già anticipato Biancavilla Oggi– hanno un importo complessivo di 150mila euro: si tratta di finanziamenti erogati dalla Conferenza Episcopale Italiana e dall’Arcidiocesi di Catania, attraverso i fondi dell’8 x 1000 per il restauro dei beni culturali ecclesiastici.
Presenti il vicario foraneo e parroco, don Giovambattista Zappalà, il suo predecessore, padre Salvatore Nicoletti, il sindaco Antonio Bonanno con gli assessore Francesco Privitera ed Enrica Neri.
Assieme a loro, il direttore dell’Ufficio tecnico diocesano, don Carmelo Signorello, e i progettisti, nonché direttori dei lavori, arch. Francesco Anfuso e ing. Pietro Antonio Furnari
Dopo un breve momento di preghiera, i tecnici hanno brevemente illustrato il tipo di lavoro che verrà effettuato nella struttura in questi mesi.
«Il lavoro della chiesa dell’Idria –hanno spiegato a Biancavilla Oggi– consiste nella verifica degli elementi di decoro, nel ripristino della facciata interna, nel restauro del prospetto principale, nella pittura della volta e dei muri e, inoltre, nella ricostruzione dei bassorilievi in gesso».
Dopo l’Epifania, l’inizio effettivo dei lavori (autorizzati dalla Soprintendenza ai Beni culturali ed ambintali di Catania. La data stabilita per la conclusione è il 30 giugno. «Ma noi ci auguriamo di concludere prima», hanno sussurrato i tecnici.
L’impresa esecutrice è la Icob srl di Siracusa, con alle spalle 15 anni di esperienza di restauro e consolidamento di edifici sacri.


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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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