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«Ci vuole per forza il titolare», anziano in barella alla Posta


di Vittorio Fiorenza
Una rigidità dettata dalla necessità di tutelare l’utente. Ma quando l’inflessibilità della burocrazia è estrema porta a situazioni paradossali. Come accaduto all’ufficio postale di Biancavilla, dove un anziano ammalato di 85 anni che doveva ritirare e attivare propria carta bancomat (necessaria per la riscossione della pensione) si è visto costretto ad essere trasportato con un’ambulanza privata e a recarsi fino allo sportello in barella.
Una scena mai vista, nello sbigottimento degli utenti presenti, oltre all’imbarazzo della persona anziana e dei suoi familiari.
A Biancavilla Oggi è stato riferito da alcuni familiari che all’uomo, dopo l’apertura di un contro corrente, è arrivata a casa una busta con il codice pin e, all’ufficio postale di via Benedetto Croce, la carta bancomat. Per attivarla è necessario il titolare, che però si trova in condizioni precarie di salute, avendo gravi problemi respiratori oltre ad essere stato sottoposto già ad un delicato intervento cardiochirurgico.
Una procura notarile in possesso del figlio dell’anziano non sarebbe stata sufficiente, a dire del direttore dell’ufficio postale, non sarebbe stata sufficiente a sbrogliare l’inghippo e ha preteso la presenza fisica del titolare.
Secondo fonti consultate da Biancavilla Oggi, l’azienda avrebbe applicato le regole e si sarebbe comportata secondo protocollo, a garanzia e a tutela dell’utente. Fatto sta che la burocrazia inflessibile (per quanto legittima e avallata da un dirigente che ben conosce il suo lavoro) ha creato un caso singolare.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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Cittadino comune
25 Luglio 2019 at 17:08
Con tantissimi servizi che offre l’ufficio postale vi servite ancora dello sportello nonostante da anni ci sono gli atm(sportelli automatici). Il direttore di biancavilla è tra i migliori direttori di tutto il territorio siciliano.