News
Troppi casi di sclerosi multipla: screening su 200 biancavillesi


Il prof. Francesco Patti a Villa delle Favare presenta la ricerca che presto sarà avviata a Biancavilla
A Biancavilla 67 malati, una prevalenza doppia in rapporto a 23mila abitanti. Perché? Lo vuole scoprire uno studio del policlinico di Catania, in collaborazione con l’Università di Padova e “La Sapienza” di Roma.
di Vittorio Fiorenza
Che Biancavilla fosse un centro con un alto numero di malati di sclerosi multipla era cosa nota da anni. Ma manca uno studio epidemiologico che possa svelare le cause ambientali che, miste ai fattori patogenetici, fanno registrare nel centro etneo una prevalenza di casi doppia rispetto alle attese. Biancavilla Oggi ne aveva parlato già in QUESTO ARTICOLO. In paese sono in 67 (tra i 19 e i 69 anni) ad essere colpiti da questa malattia neurodegenerativa, di cui 44 (quasi il 66%) donne ed 11 con diagnosi avuta ad un’età inferiore a 18 anni. Un’anomalia per una popolazione di 23mila abitanti. Cosa si nasconde dietro ai numeri?
La risposta la vuole dare una ricerca annunciata dal Centro di sclerosi multipla del policlinico di Catania, che segue 54 malati del paese etneo. La struttura diretta dal prof. Francesco Patti punta ad uno screening su 200 biancavillesi. Tutti da sottoporre ad esami: da quelli infettivologici su campioni ematici alla valutazione dei livelli di vitamina D, fino alla misurazione di metalli su ciocche di capelli. E poi focus su abitudini alimentari, tenore di vita, condizioni economiche, esposizione lavorativa, senza trascurare patologie remote, sofferenza ad eventuali allergie o vaccinazioni effettuate. Argomento assai “sensibile”, quest’ultimo, ma la ricerca non deve escludere nessuna ipotesi.
«L’origine della malattia resta un enigma, anche se è da ritenere come una combinazione di fattori. Certo è che ci sono sempre più nuovi casi all’anno e vogliamo capire il perché», ha spiegato il prof. Patti a Villa delle Favare, davanti ad una rappresentanza di medici di base di Biancavilla, riuniti da Mario Grasso, presidente di Reload, associazione dei malati e dei loro familiari. I medici del territorio sono essenziali per l’avvio e la riuscita dell’indagine: spetterà a loro individuare le persone da esaminare presso i loro ambulatori. «Vogliamo portarli a bordo di questo progetto ambizioso e coinvolgerli attivamente», ha sottolineato Patti.
Lo studio durerà un anno e ha già l’interesse dell’Istituto Superiore di Sanità, che si occuperà dell’analisi statistica. I dati di Biancavilla saranno messi in relazione a quelli che in contemporanea si raccoglieranno in altre tre località italiane con simile demografia (Abano e Montegrotto, in Veneto, e Bracciano, nel Lazio) con il coinvolgimento dei proff. Paolo Gallo dell’Università di Padova e Marco Salvetti de “La Sapienza” di Roma. Il finanziamento della ricerca, al momento, si profila a carico del policlinico di Catania e di alcune case farmaceutiche. Il Comune di Biancavilla non ha dato per ora alcuna disponibilità.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

News
Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò
Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu

Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.
I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.
Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.
AGGIORNAMENTO
Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Cronaca2 settimane fa
“Ultimo atto”, ecco gli affari del clan di Biancavilla nel racconto dei pentiti
-
Cronaca2 mesi fa
Biancavilla piange Vincenzo Tomasello: una vita spezzata ad appena 20 anni
-
Cronaca6 giorni fa
Pellegriti: «Collaboro con la giustizia per dare un futuro ai miei figli…»
-
Biancavilla2 settimane fa
Operazione “Ultimo atto” con 13 indagati: blitz notturno dei carabinieri