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Discarica “ripresa” dal satellite L’unico a non vederla è il Comune
La vergogna di contrada “Sommacco” con il sito abusivo (a fianco alla Ss 284) che si vede anche dallo spazio. Eppure, continua ad essere “meta” di incivili e scaricatori di inerti. Nella sfacciata indifferenza delle istituzioni.
di Alessandro Rapisarda
Una discarica abusiva di rifiuti di ogni genere, talmente grande e mai bonificata negli anni, al punto da essere visibile persino dallo spazio, come documentano le varie immagini scattate dal satellite. Poco a nord di Biancavilla, in contrada “Sommacco”, si trova una piccola gola naturale che fiancheggia la Ss 284: è il “Vallone della vergogna”, come l’ha denominato Biancavilla Oggi, che in più occasioni ha denunciato la presenza della discarica.
Non manca proprio nulla: dai vecchi copertoni ai materiali di risulta dell’edilizia, dalle immancabili vasche in eternit agli elettrodomestici. È da diversi anni che gli agricoltori e i piccoli proprietari locali ci segnalano tale situazione.
«È incredibile –ci dicono ormai rassegnati– qui non si è mai visto nessuno fare una multa o un controllo. Non c’è installata nemmeno una telecamera, eppure questa è la più grossa discarica abusiva del territorio. Magari, ad una prima vista i rifiuti non sono visibili in tutta la loro quantità. In realtà sono stratificati e coperti dalla terra. E puntualmente scoppiano incendi che avvelenano l’aria. Poi la pioggia ne copre una parte e arrivano gli altri».
Basta fare un giro per capire che tutta la strada che fiancheggia la Statale, fino quasi alla zona di “Badalato”, è una lunga discarica che culmina proprio in quel vallone. Triste è vedere che anche dal satellite la discarica è ben visibile. Addirittura già dal 2006, anno in cui Google pubblica le prime foto, osservando gli aggiornamenti quasi ogni due anni, la situazione si vede come evolve. Nell’ultimo scatto, i rifiuti sembrano di meno: in realtà sono interrati.
La preoccupazione per chi, in questa zona, ha i propri terreni è tanta: «C’è il pericolo di possibile rilascio di sostanze nel terreno, un fatto molto grave vista la vicinanza dal centro abitato e dalle aree coltivate, oltre al possibile inquinamento delle falde sotterranee. Tutto questo nella massima indifferenza delle istituzioni. È possibile che tale scempio dell’ambiente non sia mai stato attenzionato da nessuno?».
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“Biancavilla Oggi” e il racconto della politica diventano una tesi di laurea
Davide D’Amico “dott.” in Filologia moderna: focus con Vittorio Fiorenza, Giuseppe La Venia e Nicola Savoca
A dieci anni dalla fondazione e dall’irruzione di Biancavilla Oggi nel panorama giornalistico locale, la nostra testata è stata oggetto di studio con un focus sul modo di raccontare le vicende della politica. Un’analisi linguistica e lessicale effettuata sulla cronaca e gli editoriali pubblicati dal nostro giornale.
La ricerca, intitolata “Il giornalismo politico: il lessico”, costituisce la tesi della laurea magistrale in Filologia moderna, conseguita dal giornalista Davide D’Amico all’Università degli studi eCampus ed assegnata dalla commissione presieduta dalla prof.ssa Alessandra Mita.
Oltre a concentrare l’attenzione su Biancavilla Oggi, lo studio ha preso in esame le esperienze giornalistiche dell’emittente Tva di Adrano e del quotidiano online Corriere Etneo. D’Amico, per la sua indagine, si è avvalso anche di interviste al nostro direttore Vittorio Fiorenza, al direttore del Corriere Etneo, Nicola Savoca, e al giornalista adranita, inviato del Tg1, Giuseppe La Venia.
Il lessico nella cronaca politica locale
Fulcro della tesi (relatrice la prof.ssa Alexandra Corina Stavinschi, docente di Pragmatica e Linguistica testuale) è l’analisi della cronaca politica locale. Un’analisi che ha evidenziato come il lessico sia diventato poco settoriale, avvicinandosi alla lingua comune. Ma anche con una doppia matrice: l’uso di termini tradizionali e neologismi e il prelievo di tanti termini da altri ambiti (economico e sportivo, su tutti).
«L’esperienza giornalistica, ormai decennale, di Biancavilla Oggi ci ha portato ad essere una voce radicata, distinta ed autorevole nel nostro territorio. Ma non ci aspettavamo – sottolinea Vittorio Fiorenza – di essere addirittura “analizzati” con metodologia scientifica e diventare argomento di una tesi di laurea. Ne siamo felici ed orgogliosi: l’ennesimo riconoscimento della qualità del nostro lavoro. A maggior ragione perché tale attenzione proviene da un amico e collega, apprezzato per la sua serietà e professionalità. Siamo grati a Davide D’Amico: ci congratuliamo con lui per questo importante e meritato traguardo».
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Alba
24 Luglio 2017 at 7:06
Esistono istituzioni a Biancavilla??? Si solo per gli stipendi è gettoni….i vigili urbani?? Una volta li vedevi in giro per il paese …adesso sono ben nascosti negli uffici…o vederli nella statale con la autovelox a prendere multe…