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Le “eterne” buste di pipì al mercato, gli abitanti: «Pronti alla protesta»


di Vittorio Fiorenza
«Siamo disposti a bloccare il mercato perché non è possibile che i venditori lascino le loro “tracce biologiche”». Non ne possono più gli abitanti della zona “mercato” di Biancavilla. Ogni mercoledì, la stessa storia: i venditori, una volta smontate le loro bancarelle, lasciano sgraditissimi “ricordi”: buste piene delle loro urine sui marciapiedi.
Un pessimo spettacolo per i cittadini del quartiere. Un rifiuto “fuori competenza” degli operatori ecologici. Eppure, in tantissime occasioni, i netturbini hanno rimosso le buste per senso di collaborazione e civiltà.
Si tratta di episodi che vanno avanti da oltre un decennio. Di tanto in tanto, vigli urbani e amministrazione comunale fanno la voce grossa, minacciando multe o il ritiro dell’autorizzazione a montare la bancarella. Anche gli operatori ecologici, negli anni, hanno collezionato diversi esposti e segnalazioni protocollati al Comune di Biancavilla ed indirizzate al sindaco e al comando della polizia municipale.
Di fatto, non è cambiato nulla e gli incivili finora l’hanno fatta sempre franca. Ogni mercoledì, buste di pipì lasciate a terra, come documentato con video e foto sia dai cittadini che dai netturbini dell’impresa di raccolta dei rifiuti. A volte, anche buste piene di escrementi.
Da qui, le intenzioni da parte del quartiere di passare ad iniziative clamorose: «Adesso basta, non ne possiamo più, è una situazione indecorosa e intollerabile –lamentano attraverso Biancavilla Oggi– l’amministrazione comunale deve prendere una buona volta dei provvedimenti drastici e rigorosi, non si deve limitare alle promesse, che peraltro non vengono mantenute e, infatti, i venditori continuano a lasciare, indisturbati e con grande strafottenza, le loro porcherie perché sanno che, tanto, non avranno conseguenze».
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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica
Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»


Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.
Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.
È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.
«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».


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