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La Tac è guasta e non funziona, pazienti dirottati in altri ospedali


di Vittorio Fiorenza
La Tac non è funzionante e i pazienti che necessitano di essere sottoposti all’esame diagnostico vengono dirottati in altre strutture sanitarie. All’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla il macchinario ha subìto un guasto: impossibile il suo utilizzo da parte del personale medico.
Un disservizio emerso e fatto notare particolarmente in questa giornata di Pasquetta, che –per la cronaca– ha registrato diversi interventi di soccorso nella zona etnea, diversi dei quali conclusi all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
Nello specifico e in riferimento alla Tac, c’è stato un intervento di un’ambulanza della postazione di Bronte del 118. Medici ed infermieri sono stati chiamati per un paziente residente ad Adrano, che è stato poi trasportato al pronto soccorso di Biancavilla per essere sottoposto ad accertamenti clinici ed esami diagnostici.
Tra questi, i medici hanno ritenuto necessario eseguire una Tac, ma non essendo funzionante il macchinario, lo stesso personale del 118 ha dovuto “dirottare” il paziente al pronto soccorso dell’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò, dove è stato sottoposto agli esami del caso.
Un disagio che non sarebbe isolato e che non avrebbe riguardato soltanto questo episodio. Ecco perché quanti ne abbiano avuto bisogno ieri o nelle ultime giornate, sono stati trasferiti in altri ospedali, a cominciare da quello di Paternò, che è il più vicino rispetto a quello biancavillese.
Da quel che si è appreso da fonti ospedaliere, la strumentazione diagnostica ha avuto un guasto in questi ultimi giorni e si suppone possa essere riparata e messa in manutenzione a breve, in modo tale che possa riprendere nuovamente a funzionare ed evitare disagi agli utenti con trasferimenti in altre strutture sanitarie.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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