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La Tac è guasta e non funziona, pazienti dirottati in altri ospedali


di Vittorio Fiorenza
La Tac non è funzionante e i pazienti che necessitano di essere sottoposti all’esame diagnostico vengono dirottati in altre strutture sanitarie. All’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla il macchinario ha subìto un guasto: impossibile il suo utilizzo da parte del personale medico.
Un disservizio emerso e fatto notare particolarmente in questa giornata di Pasquetta, che –per la cronaca– ha registrato diversi interventi di soccorso nella zona etnea, diversi dei quali conclusi all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
Nello specifico e in riferimento alla Tac, c’è stato un intervento di un’ambulanza della postazione di Bronte del 118. Medici ed infermieri sono stati chiamati per un paziente residente ad Adrano, che è stato poi trasportato al pronto soccorso di Biancavilla per essere sottoposto ad accertamenti clinici ed esami diagnostici.
Tra questi, i medici hanno ritenuto necessario eseguire una Tac, ma non essendo funzionante il macchinario, lo stesso personale del 118 ha dovuto “dirottare” il paziente al pronto soccorso dell’ospedale “Santissimo Salvatore” di Paternò, dove è stato sottoposto agli esami del caso.
Un disagio che non sarebbe isolato e che non avrebbe riguardato soltanto questo episodio. Ecco perché quanti ne abbiano avuto bisogno ieri o nelle ultime giornate, sono stati trasferiti in altri ospedali, a cominciare da quello di Paternò, che è il più vicino rispetto a quello biancavillese.
Da quel che si è appreso da fonti ospedaliere, la strumentazione diagnostica ha avuto un guasto in questi ultimi giorni e si suppone possa essere riparata e messa in manutenzione a breve, in modo tale che possa riprendere nuovamente a funzionare ed evitare disagi agli utenti con trasferimenti in altre strutture sanitarie.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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