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Abusivismo, le ruspe a Biancavilla Due demolizioni in zona “Vigne”

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L’abbattimento della casa di via Cellini nel 2014

di Vittorio Fiorenza

Riprendono anche in territorio di Biancavilla le demolizioni di immobili abusivi, per i quali sono state emesse sentenze ormai passate in giudicato. Per la prossima settimana sono state programmate, su ordine della Procura della Repubblica di Catania, gli abbattimenti di due edifici ricadenti nella zona C del Parco dell’Etna.

Il primo si trova in zona “Ruvolo grosso”. Si tratta di una costruzione rifinita di 50-60 metri quadrati. Per l’altra, i dettagli si avranno nei prossimi giorni, ma dovrebbe trovarsi nella stessa zona. Sarà presente uno spiegamento di forze dell’ordine.

Gli interventi verranno eseguiti da un’impresa incaricata dalla Procura, visto che i proprietari non hanno optato per l’autodemolizione. Questo significa che su di loro ricadranno i costi dei lavori, che si aggirano sui 10-15mila euro. Il terreno, inoltre, rimarrà acquisito al patrimonio del Parco dell’Etna.

La magistratura catanese procede con decisione alle demolizioni, seppure con una certa lentezza e in maniera selettiva con priorità per gli immobili al di fuori del centro abitato, visti i problemi di ordine pubblico registratisi prima per l’abitazione di via Cellini e poi per il garage di via Canada, a Biancavilla.

La marcia degli abusivi del 2014 verso il Comune 

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla

«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

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© Foto Biancavilla Oggi

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.

«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».

Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.

«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».

«Un ospedale proiettato nel futuro»

Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».

Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».

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