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Operatori ecologici in sciopero Condotta antisindacale a Biancavilla




Un gruppo di lavoratori nel cantiere di Biancavilla in un’immagine d’archivio
Adesione totale dei 36 operatori del cantiere di Biancavilla. Ma la Mbs Ambiente trova una decina di “sostituti” provenienti da Brolo. Insorge la Uil: «È stato un grave errore, un’anomalia che crea un precedente perché si gioca sulla psicologia delle persone».
di Vittorio Fiorenza
I lavoratori del comparto di igiene ambientale di Biancavilla hanno aderito in blocco allo sciopero nazionale. Si tratta di 36 operatori, 25 della Mbs Ambiente, incaricati della raccolta della spazzatura porta a porta, ed altri 11 della Ecolandia, che si occupano delle attività commerciali.
Le organizzazioni sindacali, però, denunciano l’anomalia della Mbs, che ha “trasferito” per la giornata di oggi una decina di “lavoratori di fiducia” (un tempo venivano chiamati “crumiri”) da Brolo a Biancavilla. Sono stati utilizzati per il sevizio di raccolta della frazione organica nella zona sud del paese. Di fatto, hanno sminuito gli effetti della protesta, creando un precedente di non poco conto.
Nello Grasso, responsabile del dipartimento di igiene ambientale della Uil Trasporti, a Biancavilla Oggi non usa mezzi termini: «Questo è un comportamento antisindacale dell’azienda, non staremo con le mani in mano ed adotteremo tutte le contromisure del caso. Lo sciopero ha riguardato l’intera categoria in tutta Italia, non è stata una protesta contro l’azienda o il Comune. Si è creato un precedente, è stato un errore perché si annulla così il diritto allo sciopero, giocando sulla psicologia delle persone. Finora abbiamo cercato e avuto collaborazione con l’azienda. Da questo momento in poi saremo più intransigenti».
Quanto accaduto a Biancavilla non si è ripetuto in nessun altro comune, se non –a quanto risulta alla Uil– a Viagrande, dove la Mosena ha impiegato alcuni lavoratori “esterni” al cantiere. Condotte stigmatizzare anche nell’incontro tenuto in prefettura, a Catania.
Lo sciopero, indetto da Cgil, Cisl, Uil e Fiadel, ha coinvolto 100mila lavoratori in tutta Italia a sostegno del rinnovo del contratto, scaduto da due anni e mezzo.
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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