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Dopo la nostra denuncia, rimossi nella notte 2880 kg di ramaglie


Operatori ecologici al lavoro nella notte al Parco “Diritti dell’infanzia”
Ha avuti i suoi effetti l’intervento di Biancavilla Oggi con la pubblicazione di foto e video che mostravano i cumuli di rami lasciati sui marciapiedi da una ventina di giorni. In piena notte, scattato un servizio straordinario di pulizia.
di Vittorio Fiorenza
Ci voleva la denuncia di Biancavilla Oggi con la pubblicazione di foto e video perché si provvedesse in fretta e furia alla pulizia di diverse aree cittadine dalla ramaglie lasciate in strada da alcune settimane, dopo gli interventi di potatura del Comune.
A partire dalla mezzanotte e fino alle 6.30 di stamattina, effettuato un servizio straordinario per la rimozione dei cumuli di rami secchi vicino il Parco “Diritti dell’infanzia”, lungo via Giacomo Matteotti e in piazza Martiri d’Ungheria. Una pulizia manuale, quella effettuata dagli operatori della ditta “Roma Costruzioni” che alla fine ha consentito di raccogliere 2880 kg di scarti.
È stata una segnalazione di un nostro lettore, riferita allo stato pietoso del Parco “Diritti dell’infanzia”, a spingerci ad evidenziare il fatto che, dopo gli interventi di potatura agli alberi degli spazi pubblici di Biancavilla, non fossero stati rimossi i rami tagliati. Lasciati sul marciapiedi per oltre due settimane.
GUARDA LE FOTO
►Al Parco “Diritti dell’infanzia” ramaglie lasciate in strada da 20 giorni
Stesso scenario, come mostrato da un nostro video, lungo via Giacomo Matteotti.
A meno di 24 ore dalla nostra pubblicazione, l’intervento di pulizia. Resta il rammarico che bisogna arrivare alla denuncia pubblica per costringere chi di competenza ad intervenire.
Ad ogni modo la nostra allerta rimane alta ed invitiamo i lettori a farci pervenire segnalazioni, foto e video di situazioni di inefficienze amministrative e disservizi.

I marciapiedi di via Matteotti “liberati” dai cumuli di rami
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Operai muniti di motosega in piazza Falcone-Borsellino: tagliati gli alberi
Lavori in corso a “Spartiviale”: prosegue la riqualificazione dell’intero quartiere sud di Biancavilla

Gli alberi di pino presenti in piazza Falcone-Borsellino di Biancavilla sono stati abbattuti. Tagliati del tutto. Operai, minuti di motosega, al lavoro nell’area vicina alla chiesa Santissimo Salvatore. Un intervento radicale che cambia la fisionomia della piazza e che ha suscitato perplessità in quanti sono passati da viale Europa.
È noto che i pini non siano adatti alle aree urbane, a causa della loro mole e delle radici che, con il tempo, rovinano la pavimentazione o creano deformazioni del manto stradale. Ecco perché verranno sostituiti con alberi più adeguati al luogo.
I lavori in corso si inseriscono nell’ambito del più articolato progetto di riqualificazione dell’interno quartiere di Spartiviale. Non soltanto la piazza intitolata ai due magistrati antimafia. Anche lo stesso viale Europa, così come via Filippo Turati, la strade limitrofe, lo spazio in cui si svolge la fiera settimanale e via Belvedere sono interessati agli interventi.
A quasi 2 milioni di euro ammontano i finanziamenti. Opere che cambieranno l’aspetto dell’area sua di Biancavilla. I lavori riguarderanno strade, marciapiedi e nuove attrezzature di svago per i bambini. Saranno piantati nuovi alberi e verrà migliorato il sistema di captazione delle acque.
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L’Etna dà spettacolo, ma attenzione: soccorsi in territorio di Biancavilla
Nonostante l’ordinanza del sindaco Antonio Bonanno, visitatori improvvisati nella zona sommitale

La colata di lava che sta “rigando” i fianchi dell’Etna attira sulla parte sommitale del Vulcano molti curiosi che vogliono ammirare da vicino uno spettacolo unico. Accade nonostante i divieti. Il rischio di incidenti è alto.
In località monte Denza, in territorio di Biancavilla, un uomo ha riportato un infortunio ad una caviglia, impendendo di proseguire. È scattato così l’intervento del Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi. In meno di mezz’ora i militari hanno raggiunto il malcapitato, che presentava alcuni principi di ipotermia e lamentava un forte dolore. I soccorritori hanno posizionato l’infortunato sulla barella speciale per il trasporto a mezzo motoslitta. Raggiunto il cancello della pista Altomontana “Filiciusa-Milia”, l’uomo è stato affidato alle cure degli operatori sanitari del 118 intervenuti in ambulanza, che hanno provveduto successivamente a condurlo in ospedale.
Il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno, ha firmato un’ordinanza per impedire che visitatori improvvisati si avventurino in luoghi che in questo momento presentino condizioni ad alto rischio.
«Gli esperti – spiega Bonanno – ci informano del rischio di esplosioni idro-magmatiche provocate dall’interazione tra colata lavica e neve. Frammenti di lava incandescente possono raggiungere curiosi ed escursionisti sprovveduti, con conseguenze che è facile immaginare. Va bene, quindi, ammirare lo spettacolo ma la sicurezza viene prima di ogni altra cosa».
Certo è che anche dal versante di Biancavilla, la colata offre una visuale spettacolare. La foto che pubblichiamo qui a seguire è stata scattata proprio da un nostro lettore, Placido Recupero, appassionato di fotografia, al punto che la sua Reflex è diventata la sua compagna di viaggio. «Grazie alla fotografia – ci dice – riesco a condividere con gli altri momenti ed emozioni uniche che rimangono immortalate per sempre». L’immagine dell’Etna innevato con l’eruzione e la linea di fuoco ne è un esempio.

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Sandro Pappalardo, un biancavillese presidente della compagnia aerea Ita
Giuseppe Tomasello
2 Agosto 2015 at 20:56
Denunciare o segnalare le mancanze dell’amministrazione è giusto ma alquanto semplice ed anche poco dignitoso. Nessuno però denuncia la totale mancanza di educazione civica di molti giovani che in questo parco “diritti per l’infanzia” appena pulito hanno pensato bene di lasciare ai papà che portano il proprio figlio, i loro ricordi serali espressi con scatole di pizza sulle panchine, bottiglie di birra intere o addirittura rotte disseminare per tutto il parco. Io non niente a che fare con questa amministrazione ma se a molti piace dare la colpa di questo anche a loro, allora vuol dire che questi ragazzi sono figli di una generazione e di una
collettività cittadina che non ha saputo educarli. Ci vuole ben altro della politica
Antonella Furnari
1 Agosto 2015 at 19:57
Si sbracciano e si muovono soltanto quando sono sputtanati dalla stampa. Politici vergogna.