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“Strada della vergogna”, tempi lunghi per rimuovere il tappeto dei rifiuti



Sopralluogo oggi di tecnici della Provincia e del Comune lungo la Sp 156dir, da anni ridotta a strada-pattumiera con una spaventosa quantità di rifiuti lungo tutto il tracciato.
di Vittorio Fiorenza
Sopralluogo di tecnici della Provincia di Catania e del Comune di Biancavilla lungo la “strada della vergogna”. La Sp 156dir, nella parte sud del paese, è da tempo un’arteria-pattumiera. Su tutto il tracciato, rifiuti di ogni genere: da pezzi di Eternit a sacchetti di immondizia, da inerti a pezzi di arredo, fino a rifiuti ospedalieri, come in più occasioni denunciato e documentato da Biancavilla Oggi.
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►Sulla Strada della vergogna, anche rifiuti ospedalieri
Rappresentanti provinciali e comunali si sono incontrati in questo scenario di assoluto degrado, in cui regna l’inciviltà e l’assenza di controllo, per capire come sia possibile rimuovere la grande quantità di rifiuti.
Si tratta di costi elevati e soprattutto di tempi non immediati. Forse qualche mese o probabilmente di più.
I problemi procedurali riguardano soprattutto la rimozione delle parti in Eternit: per il loro contenuto di amianto bisogna prima procedere alla cosiddetta “caratterizzazione” e poi alla rimozione. Quindi si potrà passare alla raccolta dell’immondizia.
Operazioni che, per stanziamento delle relative risorse ed impiego dei mezzi, bisognerà individuare e divedere le competenze tra i due enti coinvolti.
Unico rappresentante politico-istituzionale presente al sopralluogo, il consigliere comunale Daniele Sapia, che da tempo denuncia lo stato di degrado della strada, chiedendo a Comune e Provincia precisi interventi e misure, che ancora si attendono.
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►Daniele Sapia: «Colpa dell’inciviltà e di incapacità amministrativa»
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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica
Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»


Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.
Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.
È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.
«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».


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