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«Nei locali dell’Asp di via Colombo vaccini in frigo senza elettricità»

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I locali dell’Asp di via Cristoforo Colombo

Lo denunciano alcuni genitori, che dovevano fare il vaccino ai propri bambini ma si sono visti rimandare per due volte. Il timore: «Chi ci garantisce che i farmaci non si siano deteriorati?». Ma l’Asp rassicura: «Nessun rischio».

 

di Vittorio Fiorenza

Se manca l’energia elettrica in maniera continuata, vuol dire che i frigoriferi non sono alimentati. Se i frigo sono spenti, significa che il contenuto può subire deterioramenti. Un ragionamento logico che hanno fatto alcuni genitori e che li ha fatti allarmare, segnalandoci l’accaduto. Una comprensibile preoccupazione. Sì perché i frigoriferi in questione non sono di un’abitazione qualsiasi, ma sono quelli dei locali biancavillesi di via Cristoforo Colombo dell’Azienda sanitaria locale. Sono i frigo in cui si conservano pure i vaccini da somministrare ai bambini. Legittimo, dunque, ogni timore.

Il racconto di un genitore a Biancavilla Oggi: «Siamo andati a fare il vaccino per la nostra bambina, in due giorni diversi. In entrambe le occasioni ci hanno detto che il vaccino non si poteva somministrare perché la struttura era senza luce e i frigoriferi erano staccati. Questo significa che i frigo dove vengono tenuti i vaccini restano senza corrente elettrica e quindi non possono garantire la giusta temperatura per la conservazione dei farmaci. Ci chiediamo come mai una struttura pubblica non si sia attrezzata con dei generatori di elettricità per garantire che le medicine non vengano deteriorate. Inoltre, anche tenendo i frigo chiusi, chi ci garantisce che i vaccini non siano stati già compromessi? Ne abbiamo parlato con la nostra pediatra e ci ha detto che il fatto è molto grave».

Contattato l’ufficio stampa dell’Asp di Catania per avere i dovuti chiarimenti, a Biancavilla Oggi è stato riferito che in effetti ci sono stati episodi di interruzione dell’erogazione elettrica che hanno riguardato la struttura sanitaria di via Cristoforo Colombo a Biancavilla. Allo stesso tempo, però, dall’Asp viene sottolineato e garantito che l’evento «non ha intaccato la qualità e la sicurezza dei vaccini». In caso contrario «sarebbero stati ovviamente buttati e certamente non somministrati».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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