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Operatori Dusty senza stipendio, riappaiono i cumuli di immondizia




Cumuli di rifiuti in piazza Annunziata, cuore del centro storico di Biancavilla
I netturbini non hanno ancora ricevuto lo stipendio di aprile. Sono scattate quindi le assemblee dei lavoratori, convocate dalla Cgil, e questo ha comportato ricadute sul servizio di raccolta dei rifiuti in tutti i quartieri del paese.
di Vittorio Fiorenza
Gli operatori ecologici della Dusty devono ancora ricevere lo stipendio di aprile. Superati i limiti di tempo, i lavoratori sono in agitazione: da ieri si stanno riunendo in assemblea per due ore al giorno. Due ore di mancato servizio che si ripercuote sulla raccolta dei rifiuti. In ogni quartiere si vedono già le solite immagini di sacchetti della spazzatura lasciati penzolare dai balconi e cumuli di immondizia agli angoli delle strade e nelle piazze del paese. Centro storico, quartieri interni o zone di periferia, poco cambia.
Non siamo, certo, ad una situazione di emergenza, ma i lavoratori del comparto ambientale fanno sentire la loro voce così. È l’unico strumento che hanno a disposizione per protestare contro un ritardo nelle spettanze che per diverse famiglie rappresentano l’unico introito mensile.
A comunicare la convocazione delle assemblee degli operatori ecologici per la mancata liquidazione dello stipendio sono stati il segretario generale della Fp-Cgil di Catania, Gaetano Agliozzo, e Ignazio Arcidiacono per il comparto di Igiene ambientale della Fp-Cgil, con una missiva indirizzata sia all’azienda Dusty che al sindaco di Biancavilla, Giuseppe Glorioso.
Un rapporto tumultuoso, quello tra i lavoratori impiegati nel cantiere biancavillese ed il primo cittadino, soprattutto in riferimento al passaggio al nuovo appalto per la gestone e la raccolta dei rifiuti. Appalto che, tra una proroga e l’altra del servizio, ancora non vede la luce, in una contrapposizione di esigenze: da una parte quella di risparmiare sui costi e tentare di avere bollette più leggere per i cittadini, dall’altra quella di garantire i livelli occupazionali ed i diritti acquisiti.
Ora questa nuova protesta, legata al momento, che però potrebbe protrarsi o addirittura trasformarsi in azioni più forti, se i pagamenti dovessero tardare ulteriormente.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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