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Operatori Dusty senza stipendio, riappaiono i cumuli di immondizia

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Cumuli di rifiuti in piazza Annunziata, cuore del centro storico di Biancavilla

I netturbini non hanno ancora ricevuto lo stipendio di aprile. Sono scattate quindi le assemblee dei lavoratori, convocate dalla Cgil, e questo ha comportato ricadute sul servizio di raccolta dei rifiuti in tutti i quartieri del paese.

 

di Vittorio Fiorenza

Gli operatori ecologici della Dusty devono ancora ricevere lo stipendio di aprile. Superati i limiti di tempo, i lavoratori sono in agitazione: da ieri si stanno riunendo in assemblea per due ore al giorno. Due ore di mancato servizio che si ripercuote sulla raccolta dei rifiuti. In ogni quartiere si vedono già le solite immagini di sacchetti della spazzatura lasciati penzolare dai balconi e cumuli di immondizia agli angoli delle strade e nelle piazze del paese. Centro storico, quartieri interni o zone di periferia, poco cambia.

Non siamo, certo, ad una situazione di emergenza, ma i lavoratori del comparto ambientale fanno sentire la loro voce così. È l’unico strumento che hanno a disposizione per protestare contro un ritardo nelle spettanze che per diverse famiglie rappresentano l’unico introito mensile.

A comunicare la convocazione delle assemblee degli operatori ecologici per la mancata liquidazione dello stipendio sono stati il segretario generale della Fp-Cgil di Catania, Gaetano Agliozzo, e Ignazio Arcidiacono per il comparto di Igiene ambientale della Fp-Cgil, con una missiva indirizzata sia all’azienda Dusty che al sindaco di Biancavilla, Giuseppe Glorioso.

Un rapporto tumultuoso, quello tra i lavoratori impiegati nel cantiere biancavillese ed il primo cittadino, soprattutto in riferimento al passaggio al nuovo appalto per la gestone e la raccolta dei rifiuti. Appalto che, tra una proroga e l’altra del servizio, ancora non vede la luce, in una contrapposizione di esigenze: da una parte quella di risparmiare sui costi e tentare di avere bollette più leggere per i cittadini, dall’altra quella di garantire i livelli occupazionali ed i diritti acquisiti.

Ora questa nuova protesta, legata al momento, che però potrebbe protrarsi o addirittura trasformarsi in azioni più forti, se i pagamenti dovessero tardare ulteriormente.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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