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Danni a Raisa e a Paportello: non accadeva così da 30 anni

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Il Simeto straripa, allagamenti pure in territorio di Biancavilla. L’acqua ben oltre 200 metri dai consueti margini del fiume. Non si ricorda uno scenario simile da diversi decenni. Interviene il sindaco (Pino Firrarello).

 

di Vittorio Fiorenza

L’acqua del fiume ha invaso intere proprietà agricole, sommergendole in alcuni punti anche per oltre mezzo metro. Lo straripamento del Simeto di martedì ha avuto i suoi effetti pure nelle contrade Raisa e Sgarrata, nel territorio di Biancavilla, e in quelle di Paportello e Mandarano, in territorio di Centuripe, in cui insistono però fondi soprattutto di biancavillesi.

Biancavilla Oggi ha documentato nel video che qui pubblichiamo le condizioni in cui si trovano diversi agrumeti fino al fiume. Gli agricoltori di queste zone ci riferiscono che l’acqua è arrivata ben oltre 200 metri dai margini del Simeto, trasformando tutto in un grande lago. Uno scenario che qui, viene sottolineato dai più anziani, non si vedeva così da circa trent’anni.

Molte piante, asfissiate, sono destinate a morire e ad essere estirpate. I danni ci sono. Solo colpa del maltempo? No. Si punta il dito sulla diga Ancipa, le cui paratie sarebbero state aperte per sovrabbondanza di acqua con la conseguenza di avere trascinato alberi o allagato intere campagne.

L’unico amministratore che è intervenuto è il sindaco di Bronte, che ha chiesto l’intervento del Genio civile. «Gli agricoltori –ha detto– vanno protetti e la frutticoltura tutelata». Protesta del Comune di Bronte anche per le manovre non annunciate dei tecnici della diga Ancipa.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Coltre nera su Biancavilla: alla pioggia si aggiunge adesso la cenere vulcanica

Il sindaco Antonio Bonanno attiva la protezione civile: «Chiedo a tutti la massima attenzione»

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© Foto Biancavilla Oggi

Alle forti raffiche di vento e alla pioggia che stanno colpendo da diverse ore il nostro territorio si sono aggiunti i boati e la cenere vulcanica che sta cadendo copiosa su Biancavilla e su tutto il comprensorio. Una coltre nera ricopre piazze, strade, terrazze e balconi.

Secondo quanto comunicato dall’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia «il tremore vulcanico, già al livello alto, ha registrato un repentino aumento dei valori». E «il sistema Etnas è nello stato F2», che comporta quindi l’altissima probabilità di accadimento imminente o in corso di fontane di lava.

È per questo che i sindaci e i comuni delle aree sommitali dell’Etna sono stati invitati ad attivare nuovamente il sistema di protezione civile.

«Con gli uomini della Protezione Civile stiamo monitorando la situazione», ha fatto sapere il primo cittadino di Biancavilla, Antonio Bonanno. Per queste ragioni «chiedo a tutti la massima attenzione: guidare con prudenza e raccomando di evitare l’uso di motocicli e mezzi a due ruote».

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