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Vertenza rifiuti, il caso Biancavilla approda sul tavolo della Prefettura

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prefettura

di Vittorio Fiorenza

La data adesso c’è: è il 10 febbraio. Aziende e organizzazioni sindacali sono state convocate in Prefettura a Catania per discutere, ancora una volta, il delicato passaggio degli operatori ecologici di Biancavilla dalla Dusty alla Roma Costruzioni, per effetto del nuovo appalto di gestione e raccolta dei rifiuti nel centro etneo.

Il tavolo nella sede di governo è stato sollecitato dalle stesse sigle sindacali, dopo il nulla di fatto nell’Ufficio provinciale del Lavoro. Motivo per cui, i lavoratori, parte dei quali teme per il proprio futuro occupazionale, avevano animato due giornate di assemblea, la scorsa settimana, con conseguenti disservizi. In appena 48 ore, gli stessi operatori hanno stimano che i cumuli di rifiuti rimasti agli angoli delle strade e i sacchetti di immondizia appesi nei balconi di tutti i quartieri sono stati quasi 50mila kg.

L’attesa per la convocazione in Prefettura, però, aveva fatto indietreggiare i netturbini, tornando al regolare servizio. Ma la tensione rimane molto alta. C’è una grossa differenza tra il numero di operatori ecologici necessari a coprire il monte ore stabilito nel bando di gara e quello indicato come effettivo dalla Dusty. Una differenza che, secondo lavoratori e sindacati, significa licenziare. Una prospettiva su cui c’è una netta opposizione.

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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