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Appello a volontari e Onlus per assistere 124 anziani e disabili

assistenza anziani disabiliScade domani il termine per presentare al Comune le proposte progettuali. Le attività si riferiscono al periodo che va da settembre a dicembre. Il costo stimato dei servizi è di oltre 90mila euro.

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Affidare l’assistenza di anziani e di portatori di handicap ad associazioni di volontariato o ad organizzazioni senza fini di lucro. È questo l’intento dell’amministrazione comunale di Biancavilla, che ha predisposto un avviso pubblico rivolto a gruppi di volontari o onlus, invitandoli a presentare, entro domani (la comunicazione è datata 31 luglio), delle proposte progettuali, nelle quali siano indicate la metodologia operativa e le modalità di attuazione.

assistenza anziani disabiliProposte che, comunque, non vincolano il Comune ad affidamenti di servizi, se i progetti non sono ritenuti idonei. Le attività da svolgere si dovranno eventualmente rivolgere, per il periodo che va da settembre a dicembre, da lunedì al venerdì, per quattro ore al giorno, ad 80 anziani, 18 portatori di handicap e 26 alunni disabili. Il costo dei servizi è stato stimato in 93mila euro.

Secondo quanto riportato nell’avviso, a firma del dirigente dei Servizi sociali, Salvatore Leonardi, il Comune «nell’ambito delle proprie attività programmatiche in favore di anziani e soggetti portatori di handicap, intende, in via sperimentale, valutare la possibilità di attivare progetti per il servizio di assistenza domiciliare, trasporto e aiuto igienico-personale a favore di alunni H, frequentanti le scuole dell’obbligo, con le associazioni di volontariato, ovvero con eventuali organismi senza fini di lucro (ONLUS), o enti o fondazioni che intendono svolgere attività medianti volontari».

Tutti soggetti che devono essere iscritti nell’Anagrafe unica e dimostrare di avere avuto esperienza nel campo dell’assistenza.

«Nella valutazione dei progetti sarà ritenuto titolo preferenziale –specifica ancora Leonardi– la comprovata esperienza dei volontari, il migliore rapporto operatore/utente, le proposte migliorative previste nell’ipotesi progettuale (attività ricreative e socializzanti per anziani e disabili)».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Ecco la “sala mortuaria” dell’ospedale di Biancavilla: una grave offesa alla dignità

Le condizioni ignobili di un luogo che dovrebbe accogliere con rispetto la persona deceduta e i loro familiari

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© Foto Biancavilla Oggi

Muri scrostati e mancanza di pulizia. Uno spazio ristrettissimo. Un ripiano rivestito di marmo (non in acciaio, come dovrebbe essere). Ripiano su cui sono evidenti, come nell’annesso lavandino, residui (organici?) che mostrano una mancanza di sanificazione minima. È qui che vengono appoggiate le salme. Un condizionatore d’aria, in alto sul muro, posto al di sopra di una piccola grata di ferro arrugginito.

È questa la camera mortuaria dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Ma sembra un ripostiglio, ricavato in una stanzetta di fronte al vecchio pronto soccorso del plesso di via Cristoforo Colombo. Una porta in legno, un catenaccio e una targa: “Sala mortuaria”. Biancavilla Oggi vi mostra come si presenta, nel video che qui pubblichiamo.

Il luogo – a due passi dalla direzione sanitaria – è un’offesa al decoro e alla dignità che bisognerebbe riservare ai pazienti deceduti in reparto. Salme collocate qui, in attesa della vestizione funebre, della sistemazione nella bara e della consegna ai familiari. Un’attesa durante la quale gli operatori delle pompe funebri sono costretti a muoversi in pochissimo spazio. I parenti del paziente deceduto possono soltanto stazionare fuori, all’aperto, dove si trovano alcuni vecchi sedili in plastica.

Un’indecenza, tra muffa e ruggine. Una realtà poco conosciuta della struttura ospedaliera di Biancavilla, ma che rappresenta una triste esperienza per i familiari che hanno dovuto affrontare il decesso di un proprio caro in ospedale. Riesce difficile comprendere come nella nuova struttura ospedaliera non sia stata prevista o non ancora realizzata una sala mortuaria degna ad ospitare la persona deceduta e ad accogliere i familiari. Una questione di civiltà e di umanità. È una pretesa eccessiva?

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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