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Rifiuti, cambia ditta e i netturbini temono per il loro posto di lavoro

di Vittorio Fiorenza
«La data per l’aggiudicazione del nuovo appalto sui rifiuti si avvicina e cresce in noi la preoccupazione per il nostro destino. Certo è che difenderemo il nostro posto di lavoro e saremo uniti a non indietreggiare sui diritti che abbiamo acquisito nel corso degli anni di servizio».
Parole chiare ed inequivocabili, quelle che gli operatori ecologici della Dusty, impiegati a Biancavilla, mettono avanti nella prospettiva, vicinissima, del subentro di una nuova impresa.
La data è stata fissata: 19 agosto, alle ore 10. Martedì, al palazzo comunale, seduta pubblica per l’apertura delle buste con le offerte delle ditte partecipanti al nuovo appalto, per ora della durata semestrale, per il servizio di raccolta dei rifiuti.
Nessuna offerta dalla Dusty. La “disputa” è tra la Caruter di Brolo e la “Roma Costruzioni” di Gela. I netturbini Dusty passeranno nella ditta vincitrice. Piccolo dettaglio: in base al monte ore stabilito nel bando, non tutti gli operatori servirebbero.
Il timore già espresso da Cgil e Uil, che nelle settimane passate hanno aspramente contestato l’amministrazione comunale per insensibilità ai più elementari diritti sindacali, è che si dichiarino unità in esubero, lasciando a casa 10-15 netturbini.
«Non lo consentiremo –avvertono i lavoratori– se si comincia a parlare di licenziamenti o passaggi dal full al part time, in violazione ad accordi e principi sindacali, metteremo in atto una serie di proteste, a partire dall’interruzione del servizio».
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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla
«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».
Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.
«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».
«Un ospedale proiettato nel futuro»
Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».
Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».
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