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Rifiuti, cambia ditta e i netturbini temono per il loro posto di lavoro

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di Vittorio Fiorenza

«La data per l’aggiudicazione del nuovo appalto sui rifiuti si avvicina e cresce in noi la preoccupazione per il nostro destino. Certo è che difenderemo il nostro posto di lavoro e saremo uniti a non indietreggiare sui diritti che abbiamo acquisito nel corso degli anni di servizio».

Parole chiare ed inequivocabili, quelle che gli operatori ecologici della Dusty, impiegati a Biancavilla, mettono avanti nella prospettiva, vicinissima, del subentro di una nuova impresa.

La data è stata fissata: 19 agosto, alle ore 10. Martedì, al palazzo comunale, seduta pubblica per l’apertura delle buste con le offerte delle ditte partecipanti al nuovo appalto, per ora della durata semestrale, per il servizio di raccolta dei rifiuti.

Nessuna offerta dalla Dusty. La “disputa” è tra la Caruter di Brolo e la “Roma Costruzioni” di Gela. I netturbini Dusty passeranno nella ditta vincitrice. Piccolo dettaglio: in base al monte ore stabilito nel bando, non tutti gli operatori servirebbero.

Il timore già espresso da Cgil e Uil, che nelle settimane passate hanno aspramente contestato l’amministrazione comunale per insensibilità ai più elementari diritti sindacali, è che si dichiarino unità in esubero, lasciando a casa 10-15 netturbini.

«Non lo consentiremo –avvertono i lavoratori– se si comincia a parlare di licenziamenti o passaggi dal full al part time, in violazione ad accordi e principi sindacali, metteremo in atto una serie di proteste, a partire dall’interruzione del servizio».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp

Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24

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© Foto Biancavilla Oggi

La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.

Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.

I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).

Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.

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