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Symmachia: «Sbloccare il cantiere dell’ospedale e potenziare i servizi»




La nuova struttura dell’ospedale (foto Symmachia)
«Non c’è più tempo da perdere: i lavori di completamento del nuovo padiglione dell’ospedale di Biancavilla devono essere sbloccati per consegnare al territorio un presidio sanitario potenziato nei servizi e all’avanguardia nelle sue strutture».
E’ la posizione dell’associazione culturale Symmachia che, già nelle scorse settimane, ha promosso una campagna a difesa dell’ospedale, punto di riferimento per un bacino d’utenza di oltre 60 mila abitanti.
Durante un’iniziativa pubblica ad Adrano, Symmachia ha presentato un documento con alcune proposte per chiedere l’attuazione del Piano regionale che ridisegnerà l’intera rete ospedaliera in Sicilia. Condivisi diversi punti anche con il sindaco di Biancavilla, Giuseppe Glorioso, che aveva chiesto di fare fronte comune proprio sull’ospedale.
Adesso, il documento è stato inviato a Palermo dal presidente e dal direttore di Symmachia rispettivamente Angela Anzalone e Vincenzo Ventura, che chiedono «all’Assessorato regionale e alla politica tutta un’assunzione di responsabilità affinché con atti concreti si possa delineare il futuro dell’ospedale».
Fra i punti principali della proposta di Symmachia, diffusa anche nelle piazze di Adrano e Biancavilla, vi sono l’avvio dei lavori della nuova struttura, il reparto di Rianimazione, il potenziamento del Pronto Soccorso, attraverso un congruo organico di personale medico e paramedico e la collocazione di un’ambulanza all’ospedale, l’attivazione di ambulatori per la prevenzione e la diagnosi di tumori alla pleura, visto il drammatico problema della fluoroedenite, e la realizzazione della pista per l’elisoccorso, fortemente richiesta negli anni dall’associazione “Giuseppe Greco” di Biancavilla.
«Sull’ospedale non si può più temporeggiare – spiegano Anzalone e Ventura – abbiamo condiviso l’appello del sindaco Glorioso e lo rilanciamo a tutte le forze del territorio affinché sull’ospedale si possa portare avanti una battaglia unitaria, senza distinzioni e campanilismi, per tutelare il sacrosanto diritto alla salute che passa anche attraverso il potenziamento della struttura, punto di riferimento di un così vasto territorio».
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A Biancavilla prevista una “casa di comunità” tra le 29 che realizzerà l’Asp
Rappresentano il fulcro della nuova rete territoriale che fornirà un’assistenza sanitaria 24 ore su 24


La Direzione strategica dell’ASP di Catania ha approvato, in linea tecnica e in linea amministrativa, i progetti di fattibilità tecnico-economica di 29 Case di Comunità e di 10 Ospedali di Comunità. L’importo complessivo degli interventi è di poco inferiore a 71 milioni di euro, di cui 66 milioni circa da finanziamento Pnrr e 5 milioni da bilancio aziendale. Una delle case di comunità è prevista a Biancavilla.
Le Case di Comunità sono il fulcro della nuova rete territoriale al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e sociosanitaria. In tali strutture, i cittadini potranno trovare assistenza 24 ore su 24, ogni giorno della settimana, con un’ampia offerta.
I servizi riguardano: medici di medicina generale, pediatri di libera scelta, specialisti ambulatoriali interni, infermieri di famiglia e comunità, altri professionisti sanitari, supportati da adeguata strumentazione tecnologica e diagnostica di base (ecografo, elettrocardiografo, spirometro, ecc.).
Le Case di Comunità si distinguono in Hub e Spoke, alla luce delle caratteristiche orografiche e demografiche del territorio, al fine di favorire la capillarità dei servizi e maggiore equità di accesso, in particolare nelle aree interne e rurali.
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