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Ss 284, attenti all’acceleratore al via i controlli con l’autovelox

Dal 1° luglio, postazioni dei vigili urbani sul tratto biancavillese della Statale classificata dalla Prefettura come particolarmente pericolosa. Il comandante Lanaia: «Estenderemo il servizio in altre arterie come quella per Schettino o il viale dei Fiori».

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di Vittorio Fiorenza

Attenzione alla pressione sul pedale dell’acceleratore ed occhio attento sulla lancetta del tachimetro. A partire dal 1° luglio, sul tratto biancavillese della Strada Statale 284, scattano i controlli con autovelox della polizia municipale. La “mission” è scoraggiare gli amanti della velocità su un’arteria trafficatissima, che la prefettura ha segnalato e classificato come particolarmente pericolosa.

Troppi incidenti, troppe mazzi di fiori, lapidi e croci disseminati lungo tutto il percorso. Così, i vigili urbani tentano di arginare le infrazioni attraverso un piano straordinario con un servizio permanente.

Per il momento, le postazioni con lo strumento di misurazione della velocità saranno attive ogni martedì, venerdì e domenica, tenendo conto delle disponibilità organizzative dei vigili urbani. Ma non è escluso che, dopo un primo periodo, le giornate possano cambiare. Chi non vorrà beccarsi una salata sanzione, quindi, sia accorto, avendo presente che nel tratto di Biancavilla i limiti di velocità imposti, a seconda dei punti, sono di 50 km/h (in coincidenza con i separatori di corsia), di 70 km/h e di 90 km/h nei rettilinei.

«Continui incidenti, sorpassi azzardati, non rispetto del Codice: adesso basta –dice Vincenzo Lanaia, comandante della polizia municipale– la nostra presenza con autovelox sarà costante, un intervento che abbiamo definito come prioritario. Cominciamo dalla Ss 284, ma l’obiettivo è quello di estendere le postazioni con autovelox ad altre strade del nostro territorio, come la Ss 121 per Schettino e il viale dei Fiori, un’arteria cittadina dove in poche settimane abbiamo registrato due morti, una cosa inconcepibile».

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Ss 284, a Biancavilla sparito lo spartitraffico: appello per il ripristino

Intervento dell’associazione Aiace: «Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia»

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I birilli spartitraffico lungo la Strada Statale 284, nel tratto di Biancavilla, non ci sono più. Con il tempo sono stati distrutti, danneggiati, scardinati. Eppure non erano lì per caso. Quei dispositivi flessibili erano stati fortemente voluti, attraverso petizioni e prese di posizioni, da cittadini di Biancavilla, Adrano, Bronte e dei centri vicini. Una volontà contro incidenti stradali in un’arteria ad alto rischio. L’assenza dello spartitraffico adesso riaccende i riflettori sulla sicurezza.

L’Associazione Consumatori AIACE, attenta su questi temi e sulla Ss 284, lancia un appello urgente alle istituzioni (Comune di Biancavilla, alla Prefettura, all’Anas e alla Polizia Stradale): «Chiederemo formalmente agli enti competenti il ripristino immediato della barriera spartitraffico con i birilli flessibili. Non possiamo aspettare che si verifichi un’altra tragedia».

L’associazione chiede interventi concreti anche per altri aspetti: un manto stradale drenante, che non si trasformi in una trappola a ogni pioggia; una pavimentazione a norma, senza buche né tratti usurati; aree di sosta sicure e pulite, libere da rifiuti e cani randagi, che rappresentano un pericolo reale per chi è alla guida; guard rail a norma, per contenere i veicoli in caso di uscita di strada.

Tutti elementi che – denuncia l’associazione – risultano assenti in lunghi tratti della Strada Statale 284, la principale arteria che collega Biancavilla, Adrano, Santa Maria di Licodia e Paternò.

«Autovelox non omologato, annullato verbale»

Intanto, l’associazione cita l’avv. Andrea Carmanello che ha reso nota una sentenza recentissima del Giudice di Pace di Biancavilla con cui è stato annullato un verbale elevato con autovelox. Il motivo? Il dispositivo era approvato ma non omologato, contrariamente a quanto stabilito dalla Cassazione.

«Una decisione di grande valore, che può aprire la strada – sottolinea Aiace – a molti ricorsi e annullamenti, anche in altri comuni. È bene che i cittadini lo sappiano, perché conoscere i propri diritti è il primo modo per difendersi».

«Non si può morire per strada mentre si va a lavorare, a scuola o semplicemente si torna a casa – scrive l’associazione –. La sicurezza non può ridursi a qualche autovelox. Sappiamo bene che in molte zone d’Italia questi strumenti sono stati utilizzati più per fare cassa che per prevenire realmente incidenti. Ma non è così che si salvano vite».

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Lavoratori del supermercato sfruttati, l’arcivescovo: «Vergogna, boicottiamo»

Renna interviene sul caso di Biancavilla: «A fare la spesa si rischia di essere complici di forme predatorie»

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© Foto Biancavilla Oggi

«È una grande vergogna, soprattutto per noi cristiani, trattare così i nostri fratelli. Siamo pronti a boicottare chi non rispetta la dignità dei lavoratori».

Non usa mezzi termini, l’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, per intervenire sulla vicenda del supermercato di Biancavilla con dipendenti sfruttati e paghe anche sotto due euro l’ora. Una scoperta della Guardia di finanza che ha portato agli arresti domiciliari il titolare e il direttore commerciale e al sequestro preventivo della società.

«Mi indigna profondamente – rincara Renna – anche il fatto che, continuando a fare acquisti in certi supermercati, rischiamo di diventare complici di queste ingiustizie. Se non ci sarà un cambio di rotta, sarà giusto invitare a non consumare in quei punti vendita».

Un appello ai consumatori per scelte responsabili e consapevoli anche quando vanno a fare la spesa. Sì, perché il caporalato non è confinato al settore agricolo, come ha rilevato l’inchiesta di Biancavilla.

«Non parliamo – dice, non a caso, il vescovo – solo di un ambito specifico come quello agricolo, ma di un sistema che tocca i consumi quotidiani, le catene commerciali, dove il profitto sembra giustificare tutto e lo sfruttamento assume forme predatorie».

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