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Gli “incivili della spazzatura” nel vallone vicino l’eremo di Badalato




Ecco parte dei rifiuti buttati nel vallone
di Vittorio Fiorenza
Non c’è limite per gli “incivili della spazzatura” è i deturpatori dell’ambiente, anche quello sottoposto a vincoli di tutela proprio perché di importanza paesaggistica. E’ il caso del tratto di vallone di contrada Rapilli Milazzo, in territorio di Biancavilla.
La splendida vista del panorama e degli scorci che da questa zona è possibile ammirare, contrastano notevolmente con la grande quantità di rifiuti accumulata.
Nel punto in questione è possibile arrivarci dall’eremo di Badalato. Dal punto in cui si trova l’omonima chiesa, nota per essere costruita in una grotta lavica, basta imboccare la stradina a destra. Qualche minuto in auto e si arriva al vallone. Vegetazione rigogliosa, l’Etna imbiancato come da cartolina, la Valle del Simeto che si estende dall’altro lato.
Eppure, sullo strapiombo, una discarica abusiva rovina tutto. Non solo spazzatura, ma anche elettrodomestici e inerti derivanti da lavori edili. E non mancano pezzi in frantumi di manufatti in Eternit, particolarmente pericolosi per la presenza di amianto.
Sono diversi i proprietari di terreni della zona che lamentano l’assenza di controlli: «Qui vengono perfino con i camion, ribaltano il cassone e riversano i rifiuti. Non è una strada di passaggio, vengono appositamente qui per disfarsi di immondizia e rifiuti di ogni genere».
Non l’unico caso. A Biancavilla, da mesi, da contrada Pulica alla Sp 156, diverse sono state le segnalazioni di discariche abusive. Ma la spazzatura resta lì.
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Impennata Covid, a Biancavilla il 30% di casi in più negli ultimi 15 giorni
Sono 183 i biancavillesi con positività al virus: +32 “nuovi ingressi” registrati in due settimane


Non se ne parla, i “bollettini” hanno interrotto la loro periodicità. Ma il Covid non arretra. Anzi, secondo gli ultimi dati verificati da Biancavilla Oggi, nella nostra città c’è –in linea con il trend nazionale– un aumento dei nuovi casi.
Se confrontiamo le statistiche delle ultime due settimane, l’incremento dell’incidenza della positività al coronavirus è balzata di circa il 30%. Se 15 giorni fa, le persone positive a Biancavilla erano un centinaio, adesso quelle registrate sono 183. Nello specifico, i “nuovi ingressi” sono 32, quindi circa il 30% in più rispetto a due settimane fa.
Un salto non indifferente. Ma il dato –riferito al quadro offerto dall’Asp di Catania e dalla struttura commissariale Covid– è da ritenere sottostimato. C’è una realtà sommersa. A causa dei test che si fanno a casa, tanti casi di positività non vengono comunicati ufficialmente o arrivano alle autorità sanitarie con ritardo.
Da qui, la necessità della prevenzione e delle accortezze da seguire quando si frequentano luoghi pubblici. E per chi rientra nel target di età o di “fragili” condizioni di salute, l’opportunità della quarta dose del vaccino.
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