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Gli “incivili della spazzatura” nel vallone vicino l’eremo di Badalato

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rifiuti in contrada Rapilli, vicino Badalato

Ecco parte dei rifiuti buttati nel vallone

di Vittorio Fiorenza

Non c’è limite per gli “incivili della spazzatura” è i deturpatori dell’ambiente, anche quello sottoposto a vincoli di tutela proprio perché di importanza paesaggistica. E’ il caso del tratto di vallone di contrada Rapilli Milazzo, in territorio di Biancavilla.

La splendida vista del panorama e degli scorci che da questa zona è possibile ammirare, contrastano notevolmente con la grande quantità di rifiuti accumulata.

Nel punto in questione è possibile arrivarci dall’eremo di Badalato. Dal punto in cui si trova l’omonima chiesa, nota per essere costruita in una grotta lavica, basta imboccare la stradina a destra. Qualche minuto in auto e si arriva al vallone. Vegetazione rigogliosa, l’Etna imbiancato come da cartolina, la Valle del Simeto che si estende dall’altro lato.

Eppure, sullo strapiombo, una discarica abusiva rovina tutto. Non solo spazzatura, ma anche elettrodomestici e inerti derivanti da lavori edili. E non mancano pezzi in frantumi di manufatti in Eternit, particolarmente pericolosi per la presenza di amianto.

Sono diversi i proprietari di terreni della zona che lamentano l’assenza di controlli: «Qui vengono perfino con i camion, ribaltano il cassone e riversano i rifiuti. Non è una strada di passaggio, vengono appositamente qui per disfarsi di immondizia e rifiuti di ogni genere».

Non l’unico caso. A Biancavilla, da mesi, da contrada Pulica alla Sp 156, diverse sono state le segnalazioni di discariche abusive. Ma la spazzatura resta lì.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

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Si è smarrito un bambino: carabinieri, vigili urbani e volontari cercano Nicolò

Il piccolo ha 8 anni, capelli castano chiaro e indossa una maglietta bianca e un paio di jeans blu

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Apprensione a Biancavilla per un bambino di 8 anni, Nicolò, di cui non si hanno notizie dalle ore 18. Si trovava con la famiglia in uno studio medico, all’angolo tra via Antonio Gramsci e via Privitera, quando il piccolo sarebbe stato attratto di un cane. Lo ha seguito fino a smarrirsi.

I familiari lo hanno cercato e chiamato per tutto il quartiere. Ma finora senza esito. Per questo sono in giro una pattuglia dei carabinieri e due della polizia municipale per rintracciare il bambino. A loro si sono aggiunti alcuni volontari della protezione civile.

Nicolò ha capelli castano chiaro, indossa una maglietta bianca Guess, jeans blu e scarpe blu della Puma. Chiunque lo notasse può chiamare il comando dei carabinieri e segnalare la sua presenza per essere ricongiunto ai familiari, residenti in via Matteotti.

AGGIORNAMENTO

Il bambino è stao ritrovato. O meglio, è tornato a casa da solo. Dalla compagnia dei carabinieri di Paternò erano anche arrivati rinforzi. Per fortuna, il piccolo è ora con la sua famiglia.

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