Connettiti con

Cultura

Scampò al naufragio, l’omaggio della Theodossiou a M. Ss. dell’Elemosina

Pubblicato

il

© Foto di Giovanni Stissi

Era di ritorno in Grecia dal un suo tour italiano. Si trovava a bordo della nave Norman Atlantic. Sopravvissuta al naufragio dello scorso dicembre, Dimitra Theodossiou, il soprano di fama internazionale, in segno di ringraziamento, è tornata nella basilica di Biancavilla per un gesto devozionale nei confronti della Madonna dell’Elemosina.

Di fede ortodossa e sensibile alla bellezza dell’icona bizantina, l’artista aveva già offerto un concerto in basilica l’8 dicembre: un “Omaggio alla Theotokos”.

«Lo sguardo di quest’Icona mi è rimasto nel cuore», ha detto Dimitra tornando adesso in Italia per altri appuntamenti artistici, come riporta il sito SantaMariaElemosina.it.

Il programma musicale è stato eseguito in collaborazione con il mezzo-soprano catanese Maria Russo e i brani sono stati accompagnati dai maestri Vincenzo Benina all’organo e Giovanni Cucuccio al violino. La serata, coordinata da Alberto Rapisarda, è stata introdotta e presentata da Mary Ricceri. Presenti il prevosto, padre Pino Salerno, e il presidente dell’associazione “M. Ss. Dell’Elemosina”, Giuseppe Santangelo.

A fine serata, il soprano greco ha tributato un “commovente” ed appassionato omaggio ai piedi dell’altare che custodisce l’Icona bizantina, esprimendo il desiderio di tornare in occasione delle celebrazioni di agosto.

dimitra-theodossiou-concerto-in-basilica-dopo-naufragio2

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Pubblicità
Fai clic per commentare

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Cultura

Le linee del sacro: Giuseppe Gugliuzzo ci fa “scoprire” la chiesa dell’Annunziata

Senso e significato degli adeguamenti liturgici: nuovo volume pubblicato da “Nero su Bianco Edizioni”

Pubblicato

il

Oltre quattro secoli di storia che hanno inciso nel tessuto sociale e nello sviluppo di un intero quartiere. La chiesa dell’Annunziata di Biancavilla non è soltanto un luogo di culto. È uno scrigno in cui viene custodita una delle parti più preziose del patrimonio artistico ed architettonico della città etnea.

Una nuova pubblicazione, edita da Nero su Bianco, punta ora l’attenzione sugli interventi che nella chiesa sono stati effettuati, finalizzati all’adeguamento liturgico alle norme del Concilio Vaticano II. Si intitola “Le linee del sacro nella chiesa dell’Annunziata di Biancavilla”, il libro scritto da Giuseppe Gugliuzzo.

Ogni figura e forma, ogni segno e colore hanno una loro collocazione specifica e un profondissimo significato teologico. L’autore documenta le scelte, spiegandone il senso, operate fin dai primi anni Duemila per l’adeguamento liturgico e volute dall’allora parroco, don Giovambattista Zappalà. Lo studio, attraverso una lettura specialistica, si concentra, in maniera particolare, sulla serie di interventi nell’area presbiteriale e nel tabernacolo.

Un ulteriore tassello volto a ricostruire e a fare conoscere la storia della chiesa dell’Annunziata. Il volume è arricchito dalla prefazione di padre Giovambattista Zappalà e di Antonio Mursia.

Legatissimo alla parrocchia dell’Annunziata, Gugliuzzo, per Nero su Bianco Edizioni, ha già pubblicato, assieme a Giuseppe Ciadamidaro, “Santu, riccu e furtunatu. Padre Placido Brancato, album di una vita dedicata ai giovani”. Un volume fotografico con testimonianze sul sacerdote rimasto alla guida dell’Annunziata per quasi mezzo secolo, lasciando un segno in diverse generazioni che si sono susseguite nella frequenza della parrocchia e dell’oratorio “Don Bosco”.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continua a leggere
Pubblicità

DOSSIER MAFIA

I più letti