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C’è carenza di anestesisti: le tre sale operatorie attive solo per le emergenze
Disagi all’ospedale di Biancavilla, gli interventi ordinari verranno dirottati al presidio di Paternò

La carenza di medici anestesisti ed il superamento della soglia delle 48 ore di straordinario mensile retribuito di quelli in servizio ha effetti sull’organizzazione delle attività all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
Nello specifico, di fatto sono state sospesi gli interventi ordinari nelle tre sale operatorie: quelle di Chirurgia, Ginecologia e Ortopedia. Vengono garantite le operazioni in emergenza, mentre le altre saranno dirottate presso il “Santissimo Salvatore” di Paternò. I pazienti saranno trasferiti così in ambulanza.
Questa la situazione nella struttura sanitaria biancavillese, la stessa che potrebbe ripetersi in altri presidi legati all’Asp di Catania.
Dall’azienda si fa sapere che è in corso di svolgimento per la selezione e l’assunzione di 17 anestesisti, da dislocare nelle varie strutture. La tempistica non è breve, così il “Maria Santissima Addolorata” si ritrova con tale carenza e, per conseguenza, la sospensione delle attività operatorie “ordinarie”. Per pazienti in grave pericolo di vita o in stato emorragico, l’intervento resta inteso che verrà garantito.
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Il vescovo Luigi Renna in visita ai reparti dell’ospedale di Biancavilla
«Bisogna essere grati per questo presidio che fa sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura»

Un saluto ad ogni paziente ricoverato, l’incontro con il personale medico e infermieristico, la visita al pronto soccorso e in tutti i reparti (con canti e sventolio di bandiere, in particolare, in “Pediatria”). L’arcivescovo di Catania, Luigi Renna, ha fatto tappa all’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla.
«Sono rimasto molto ben impressionato – ha detto Renna – dalla manutenzione e dalla cura delle strutture, ma soprattutto dalla relazione che si è venuta a creare tra pazienti, medici, personale sanitario. È un ambiente luminoso sotto tutti gli aspetti. Bisogna essere grati per questo presidio che permette ai cittadini di sentire vicino tutto il servizio nazionale di cura e ci sprona a fare sempre meglio».
Il vescovo è stato accolto dal commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza, e dal direttore sanitario della struttura, Mario Patanè. Un’occasione attraverso la quale ha conosciuto anche il personale di recente assunzione.
«Ho incontrato molti nuovi giovani medici, infermieri e operatore socio-sanitari. E questo – ha sottolineato il vescovo – fa ben sperare sia perché l’azienda sta assumendo sia perché ci sono tanti giovani che non emigrano, ma rimangono nel nostro territorio. È la vittoria di una sfida molto importante. Sappiamo che la nostra Sicilia si sta spopolando, dobbiamo fermare questa emorragia e credo che le assunzione abbiano un duplice vantaggio. Anzitutto dota di professionalità fresche il sistema sanitario e poi permette ai giovani di mettere su famiglia e di creare una società solida nella nostra Isola».
«Un ospedale proiettato nel futuro»
Sulla questione del personale si è soffermato il commissario Lanza: «Non c’è nessun problema per il personale infermieristico perché abbiamo approvato la nuova graduatoria. Conosciamo, invece, le carenze di determinate specialità mediche che riguardano tutta Italia».
Per l’ospedale di Biancavilla, Lanza ha voluto ribadire che si tratta di una struttura «pronta ad accogliere e proiettata nel futuro perché gli investimenti sono stati e saranno tanti». In particolare, «il vecchio plesso è oggetto di una nuova ristrutturazione e affiancherà il nuovo: due strutture sulle quali bisogna puntare per il futuro».
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