Politica
Referendum sulla giustizia, a Biancavilla ha votato solo il 7,12%
Elettori lontani dalle urne: su 18.238 aventi diritto, si sono recati nelle 20 sezioni in 1299
Anche i biancavillesi (in linea con il flop del resto d’Italia) hanno preferito il mare anziché recarsi ai seggi per il referendum sui temi della giustizia. Ad urne chiuse, il dato sull’affluenza registrato nelle 20 sezioni si è fermato a 7,12%. Una percentuale bassissima: sui 18.238 biancavillesi aventi diritto al voto, in 1299 hanno votato (681 maschi e 618 femmine) .
Soltanto la sezione 20 (del plesso elementare “Guglielmo Marconi”) ha avuto un maggiore numero di votanti, superando il 10% di affluenza. La sezione con la maggiore “diserzione” è stata la 1 (nell’Istituto comprensivo “Antonio Bruno”). Solo il 4,71% di biancavillesi ha segnato una X sulle cinque schede.
Gli italiani erano stati chiamati a esprimersi su cinque referendum in materia di giustizia: legge Severino, separazione delle carriere, custodia cautelare, elezione dei togati del Csm e consigli giudiziari. Tutti quesiti promossi dalla Lega e dai Radicali. Nonostante le firme raccolte, alla fine la richiesta è stata avanzata su proposta di nove consigli regionali a maggioranza di centrodestra (tra questi pure l’Ars).
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Politica
Sanità siciliana: l’ira Mpa, Lombardo e… il compleanno di Mancuso a Biancavilla
La festa per i 60 anni del sindaco di Adrano, presso il Beauty Garden, al centro dei retroscena di Repubblica
La nuova sanità siciliana, disegnata dalle nomine dei vertici aziendali e ospedalieri targate Renato Schifani, ha sancito una serie di strappi nella maggioranza che sostiene il governo regionale. Tra gli scontenti, spicca Raffaele Lombardo, rimasto a mani vuote nella “sua” Catania.
Così, il leader autonomista riflette ed elabora le contromosse nei confronti di un governatore con cui non erano mancati motivi ed occasioni conflittuali. La Repubblica ricostruisce alcuni retroscena in casa Mpa. Il titolo all’interno dell’edizione palermitana: “L’ira di Lombardo messo all’angolo, a Biancavilla la cena dei ribelli”.
E in effetti, l’occasione per riunire i vertici e i parlamentari dell’Mpa (presente anche Gianfranco Micciché) è stata una festa di compleanno, organizzata – come risulta a Biancavilla Oggi – presso il ristorante Beauty Garden.
«Lombardo, rimasto a bocca asciutta nella scelta dei dirigenti della sanità catanese, al momento non parla. Ieri sera ha incontrato lo stato maggiore del Mpa, riunito a Biancavilla per il compleanno di Fabio Mancuso. Una festa diventata quasi congresso di partito, tra deputati regionali, sindaci, la new entry Micciché, ma anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno, che ha risposto all’invito di Mancuso».
I 60 anni del sindaco di Adrano, dunque, occasione per riunire il Movimento per l’Autonomia sulla strategia futura da attuare alla Regione nei confronti del governatore. Così, scrive ancora Repubblica, «Lombardo, da Biancavilla, medita sulla prossima mossa. Che potrebbe arrivare già al primo disegno di legge all’esame di una Sala d’Ercole pronta a diventare Far West».
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