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Vaccinazioni per donne in gravidanza pure all’ospedale di Biancavilla
Appello dell’Asp: le dosi da somministrare sono raccomandate pure per le neo mamme che allattano
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Open day nelle strutture sanitarie dell’Asp per la vaccinazione delle donne in gravidanza e in allattamento. È possibile sottoporsi all’inoculazione in tutti i punti nascita. Tra questi c’è anche l’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla. Qui ci si può recare, senza prenotazione, il martedì dalle ore 14 alle ore 19.
«La comunità scientifica si è da tempo espressa a favore della vaccinazione anti-Covid in gravidanza – spiega il direttore sanitario Antonino Rapisarda -. Anche le indicazioni ministeriali raccomandano la vaccinazione a salvaguardia del nascituro e della madre. Il mio appello convinto alle future e alle neo mamme è a vaccinarsi con fiducia e certezza. Istituendo quattro Punti vaccinali nei quattro Punti nascita dei nostri Ospedali intendiamo venire incontro alle loro esigenze, vaccinandosi in un ambiente conosciuto, confortevole e sicuro».
Il Ministero della Salute raccomanda la vaccinazione anti-Covid, con vaccini a mRNA, alle donne in gravidanza nel secondo e terzo trimestre e per le donne che allattano, senza necessità di sospendere l’allattamento.
È raccomandata, inoltre, la vaccinazione dei conviventi per limitare ulteriormente il rischio di contagio delle donne in gravidanza e durante l’allattamento.
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Installazione antenna 5G, le suore salesiane: «Noi non c’entriamo niente»
Intervento delle Figlie di Maria Ausiliatrice a proposito dell’impianto sull’edificio in cui sono ospitate
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«Come Figlie di Maria Ausiliatrice esprimiamo comprensione per le preoccupazioni espresse. Siamo fiduciose che chi ha responsabilità e competenza prenda decisioni rispettose della sicurezza e della salute dei cittadini».
Lo scrivono in una nota stampa le Figlie di Maria Ausiliatrice di Biancavilla, a proposito della installazione di un’antenna 5G sull’edificio di via Mongibello in cui sono da sempre ospitate.
Sulla vicenda gli abitanti della zona hanno manifestato il loro dissenso e il Comune aveva presentato un ricorso contro l’installazione, bocciato dal Tar.
C’è chi ha chiamato in causa le suore salesiane, a sproposito. Ed ora arrivano le loro puntualizzazioni.
«La notizia dell’installazione delle antenne 5G – scrivono – ha destato ansia e preoccupazione per molti. Ci sembra doveroso fornire alcune chiarificazioni. La sede di via Mongibello è di proprietà dell’Ipab Casa del fanciullo “Francesca Messina”.
Tra l’Ipab e l’ente delle Figlie di Maria Ausiliatrice è in essere un comodato d’uso gratuito dei locali per l’abitazione delle suore e le attività pastorali da loro animate».
«L’azienda che sta provvedendo all’installazione delle antenne – viene specificato – non ha alcun contratto in essere né in forma diretta né indiretta con le Figlie di Maria Ausiliatrice. Circa un anno fa la direttrice dell’istituto ha ricevuto la semplice informazione della decisione in oggetto da parte dell’Ipab».
Le suore, dunque, non hanno alcun ruolo formale nell’iter per la collocazione dell’impianto. Resta il fatto che le entrate economiche destinate all’Ipab, per consentire sul proprio tetto l’installazione dell’antenna, non c’è dubbio che avranno un beneficio indiretto pure sulle Figlie di Maria Ausiliatrice. In mancanza di introiti, il mantenimento dell’immobile e l’ospitalità riservata alle suore potrebbero non essere così scontate.
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