Chiesa
“Prospettive” e il biancavillese artefice della svolta “social” della Chiesa etnea
Alessandro Rapisarda, dalla formazione a “Biancavilla Oggi” all’Ufficio diocesano di Comunicazione sociale
Dalla svolta “social” dell’arcidiocesi di Catania alla rinascita sul web di “Prospettive”, lo storico organo di informazione della Chiesa etnea. Pochi addetti ai lavori lo sanno, ma dietro all’apparato della comunicazione diocesana c’è una regia che porta direttamente a Biancavilla.
Alessandro Rapisarda, anima della redazione che cura la testata online, ha maturato la sua formazione a Biancavilla Oggi. Una formazione biennale conclusasi con l’iscrizione all’Ordine dei giornalisti di Sicilia.
Chiamato dal vescovo Salvatore Gristina all’Ufficio diocesano di Comunicazione sociale diretto da padre Giuseppe Longo, Rapisarda ha dato nuova vita a “Prospettive”. E subito è diventato di nuovo un riferimento (come lo era anni fa nella versione a stampa) per l’informazione religiosa e sociale.
Una presenza capillare garantita pure sui canali social, da Facebook a Youtube. Alessandro Rapisarda, in particolare, ha approntato un piano di comunicazione ed il relativo apparato tecnico, garantendo la diffusione live di eventi diocesani (si pensi in particolare alle celebrazioni per Sant’Agata) e messaggi del vescovo.
È stato soprattutto nel periodo del lookdown che la macchina “social” della Diocesi e “Prospettive” hanno assicurato una via di comunicazione. Un progetto realizzato in pochi mesi con grande successo, riuscendo a portare per la prima volta la Chiesa catanese nel mondo 2.0.
Merito del lavoro silenzioso dell’Ufficio diocesano di Comunicazione sociale e di Alessandro Rapisarda, che hanno saputo unire informazione giornalistica, comunicazione istituzionale e tecnologia dei new media. Un lavoro apprezzato e riconosciuto più volte da mons. Salvatore Gristina.
Una tesi su “Prospettive”, dalla stampa al web
L’esperienza di “Prospettive”, nella sua evoluzione dalla carta stampata al web, fino alla trasformazione “social”, è stata ora oggetto di studio dello stesso Rapisarda per la sua tesi di laurea magistrale in Scienze religiose. Un traguardo raggiunto presso la Pontificia Facoltà teologica di Sicilia con il prof. Giovanni Notari quale relatore.
«Una tesi sperimentale che attiva un laboratorio di ricerca» per il miglioramento dell’informazione religiosa. Così è stato definito lo studio storico, sociologico ed analitico, di Rapisarda, apprezzato anche sul piano metodologico e valutato, nel complesso del percorso accademico, in 110 e lode.
Ad Alessandro, che resta un elemento della redazione di Biancavilla Oggi, oltre che componente della nostra casa editrice “Nero su Bianco”, le nostre congratulazioni più sincere. Siamo certi che continuerà a dare il suo prezioso contributo di innovazione alla comunicazione. Sempre attento ed orientato ad una Chiesa catanese al passo con i tempi e più vicina agli ultimi e alle periferie.
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Chiesa
Rivive il presepe nel cuore del quartiere San Giuseppe tra le suggestive viuzze
L’evento ha coinvolto tutte le componenti della parrocchia Annunziata, guidata da padre Giosuè Messina
L’arco di San Giuseppe, l’omonima chiesa, le caratteristiche viuzze. Uno degli angoli più suggestivi del centro storico di Biancavilla diventa la location perfetta per il presepe vivente. Merito di catechisti, educatori, confratelli e fedeli della parrocchia Annunziata di padre Giosuè Messina. L’iniziativa nasce per coinvolgere i bambini e i ragazzi dell’oratorio alla tradizionale novena di Natale.
Sono state allestite la stalla della della natività e il palazzo di Erode, che riprendono il racconto evangelico. Vi è stata l’opportunità di scoprire gli antichi mestieri del falegname, del fabbro, delle ricamatrici, del vasaio, della lavandaia, delle impastatrici, delle venditrici di stoffe e della verdura.
Un’iniziativa religiosa, dunque, che si propone anche con il suo valore culturale e di aggregazione sociale. Per questo, non è mancato il patrocinio da parte del Comune di Biancavilla.
«Il presepe – sottolineano gli organizzatori – ha lo scopo di rappresentare in maniera plastica le pagine evangeliche oltre che a rendere il figurante e il visitatore protagonisti dell’evento più importante della storia».
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