Chiesa
Vaccinazione straordinaria nei locali attigui al convento e all’Annunziata
In paese due postazione messe a disposizione per la giornata del 3 aprile, tra le 53 di tutta la Diocesi


Anche le parrocchie di Biancavilla hanno aderito all’appello per individuare locali idonei a consentire la vaccinazione della popolazione di età compresa tra i 69 e i 79 anni. L’iniziativa è possibile per la disponibilità data dalla Conferenza Episcopale Siciliana e dalle varie Diocesi.
In quella di Catania le postazioni individuate sono 53. Tra queste, due sono a Biancavilla: una nella parrocchia Annunziata e l’altra presso l’ambulatorio medico vicariale presso i locali attigui del convento “San francesco”.
Qui è possibile recarsi, dopo prenotazione per il vaccino AstraZeneca, sabato 3 aprile. Gli interessati dovranno prenotarsi il 29 e 30 marzo (dalle ore 10 alle 12 e dalle 17 alle 19) e il 31 marzo (solo orario mattutino), recandosi o all’Annunziata o nei locali attigui al convento dei Frati minori. Possibile che altre giornate di vaccinazione si ripetano negli stessi locali.
Alle comunità parrocchiali individuate è stato fornito un modulo da compilare per la prenotazione in occasione di questa giornata di vaccinazione straordinaria e a ciascuna di esse sono destinate fino ad un massimo di 100 vaccinazioni. Quindi a Biancavilla, in quella giornata sarà possibile vaccinare fino a 200 persone.
Il governatore Nello Musumeci e l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, hanno ringraziato mons. Salvatore Gristina, a capo della Conferenza Episcopale Siciliana, «nell’auspicio che quella del prossimo 3 aprile sia soltanto la prima prova di un’attività espansiva della campagna vaccinale che possa essere ripetuta nel futuro».
© RIPRODUZIONE RISERVATA


Chiesa
I “Misteri”, perché ci emoziona così tanto la più antica delle processioni
Il Covid interrompe una tradizione secolare: era successo soltanto durante le rivolte del 1860


E così neanche quest’anno celebreremo il Venerdì santo come a Biancavilla abbiamo imparato a fare fin da piccoli: per le strade della nostra storia, dietro ai nostri “santi”, nell’aria profumata della sera primaverile, con le note funebri che accompagnano i nostri passi.
La pandemia, ormai ce ne siamo accorti, non ha reso pericolosi solo gli abbracci, ma anche i riti della tradizione, perfino quei momenti liturgici popolari che neanche i secoli sono ancora riusciti a svuotare, quanto piuttosto ad esaltare, nobilitare, solennizzare.
Durante gli ultimi tre secoli, a quanto ne sappiamo, solo una volta la città aveva perso l’appuntamento con “a sira de’ tri misteri” a causa del respiro violento della storia: era il 1860, nel pieno delle rivolte contadine contro la borghesia e la piccola nobiltà per l’occupazione delle terre comunali. In quel caso, la scelta fu dettata dalla necessità di evitare che il corteo religioso diventasse il teatro di un eccidio.
La processione dei “Misteri” è probabilmente la più antica delle manifestazioni religiose esterne biancavillesi, di certo è la più grandiosa, e poi, senza alcun dubbio, la più emozionante. Ecco, chiediamoci, perché ci emoziona così tanto?


Sarà forse per la bellezza struggente dei simulacri? O forse per la partecipazione maestosa di tutte le confraternite cittadine con i loro abiti tradizionali, con le loro rispettive insegne, con i loro affascinanti colori? Oppure perché i primi tepori della giovane primavera ci fanno dimenticare i rigori dell’inverno ormai alle spalle?
O non sarà forse perché accompagnando le statue del Cristo piagato e sconfitto per le vie del centro storico tutti noi accompagniamo idealmente ancora una volta al sepolcro i nostri morti, riflettendo sulla vanità della nostra vita?
Ecco, forse ci emoziona tanto perché, più che in ogni altra processione, la fede, la storia, la tradizione, il mistero della vita, la tenerezza della speranza continuano a tessere un affascinante e drammatico dialogo.
Per tutto questo e per tanto altro la notte del Venerdì santo è carica di suggestioni profonde. Per tutto questo e per tanto altro ci mancherà anche quest’anno.


© RIPRODUZIONE RISERVATA
-
Storie3 mesi fa
Svanisce una storia lunga settant’anni: chiude a Biancavilla il Circolo Diana
-
Associazionismo3 settimane fa
Anziana ottantenne salvata in extremis, grazie ai volontari della Croce Rossa
-
Politica2 settimane fa
Biancavilla sotto “assedio” di forze dell’ordine: ecco cosa c’è da sapere
-
Detto tra blog1 mese fa
Vi spiego com’è essere donna e fare l’ingegnere nei cantieri di Biancavilla