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Politica

Pronto soccorso solo per i malati Covid, il sindaco Bonanno: «È inaccettabile»

Ennesima decisione improvvisa e non corcordata, protesta del primo cittadino: «Esigo spiegazioni»

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Prima il reparto di Chirurgia dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” rimodulato a Centro Covid. Poi anche altri reparti (da Pediatria a Ortopedia) destinati ai malati con sintomi influenzali dovuti al coronavirus. Adesso il pronto soccorso della struttura sanitaria risulta essere accessibile solo ai pazienti contagiati. Tutti gli altri, in ambulanza del 118 o con trasporto privato, dovranno essere deviati in altri pronto soccorso di altre strutture.

Ancora una volta, una notizia improvvisa e inaspettata. Come era accaduto con la decisione di aprire l’ospedale di Biancavilla ai malati Covid, notizia anticipata dalla nostra testata.

Su quest’ultima scelta, è intervenuto in serata il sindaco Antonio Bonanno. «È accaduto un fatto gravissimo. Ho appreso come tutti voi che il Pronto soccorso è stato destinato solo a coloro i quali avvertono sintomi da Covid-19. È un fatto inaccettabile», ha detto il primo cittadino.

Una presa di posizione che è una protesta: «Lo è perché decisioni così importanti vanno concordate e non “impiattate” senza alcun confronto. Una mancanza di rispetto assoluto nei riguardi della città».

«Comprendo il momento difficile, ma – specifica Bonanno, rivolgendosi ai biancavillesi – non sono affatto d’accordo con questa decisone. Pretendo una spiegazione! Sono certo che sarete dalla mia parte».

AGGIORNAMENTO

Dopo la protesta del sindaco Bonanno arriva la marcia indietro dell’Asp

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1 Comment

1 Comment

  1. Beppe

    20 Ottobre 2020 at 11:35

    Il nostro ospedale serve una importante fetta di territorio, questa decisione va rivista, almeno lasciare il PS per tutti quei casi di emergenza. Che si ripristini la tenda di prima accoglienza Covid ma si lasci il PS libero per tutti i casi di urgenza. Decisione inaccettabile.

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Istituzioni

Luigi D’Asero lascia la presidenza e il Consiglio: è il turno di Portale e Stissi

L’esponente del Movimento per l’Autonomia conclude un ciclo politico: «Accordi di maggioranza»

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© Foto Biancavilla Oggi

Luigi D’Asero si dimetterà a giorni da presidente del Consiglio Comunale di Biancavilla e anche dalla carica di consigliere.

Lo ha annunciato lui stesso nel corso di una conferenza stampa, motivando la scelta come un passaggio politico concordato con la coalizione di maggioranza e con il proprio gruppo politico, il Movimento per l’Autonomia.

Nello scranno più alto dell’assemblea cittadina andrà ora, secondo gli accordi, Fabrizio Portale. Per la carica di consigliere, D’Asero sarà sostituito dal primo dei non eletti del Mpa, Giuseppe Stissi.

Per l’occasione, davanti anche ad esponenti politici e assessori, D’Asero ha tracciato un bilancio dell’attività svolta: 60 delibere all’anno, quelle del Consiglio Comunale. Sicurezza urbana, salute pubblica, stesura dei regolamenti, adesione all’Unione dei Comuni: alcuni dei punti citati dal presidente uscente.

Quasi vent’anni di esperienza politico-istituzionale hanno consentito a D’Asero di ricoprire i ruoli di consigliere ma anche di assessore. «Con la mia presidenza si chiude un ciclo, le mie dimissioni nascono da accordi politici di maggioranza e impegni nei confronti delle forze che la compongono. Scelte concordate all’inizio della consiliatura», ha detto D’Asero, a tratti visibilmente commosso.

«Spesso la figura del presidente viene percepita in secondo piano, rispetto a quella di assessore, ma – ha specificato – non è affatto così e io ho avuto l’onore di ricoprirla in chiave “istituzionale”». In questo senso, D’Asero ha sottolineato il supporto dato all’unica componente di minoranza. Un supporto con una “firma di garanzia” che ha consentito all’esponente del Pd di presentare atti che, altrimenti, con una sola firma, per regolamento, non avrebbero potuto raggiungere l’ordine del giorno.

Un’ultima riflessione D’Asero l’ha voluta fare sulla distanza dei cittadini dal Palazzo. «Il contatto politico si è perso, c’è sfiducia da parte dei cittadini», ha detto, auspicando «una loro partecipazione attiva con un confronto diretto».

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Politica

Gli astenuti affossano i referendum: il 79% dei biancavillesi è rimasto a casa

I cittadini che si sono recati ai seggi elettorali sono stati appena 3686 su 18.151 aventi diritto

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© Foto Biancavilla Oggi
QUESITISINO
Licenziamenti illegittimi94,58% 5,42%
Lavoratori piccole imprese94,05%  5,95%
Lavoro precario94,08% 5,92% 
Sicurezza sul lavoro91,12% 8,88%
Cittadinanza italiana65,68%32,32% 

Fonte: Comune di Biancavilla

Quorum non raggiunto: referendum non validi. La consultazione, nelle due giornate di domenica e lunedì, è stata affossata dal forte astensionismo. Per quanto riguarda Biancavilla, il dato ha raggiunto la vetta del 78,78%.

Soltanto 3686 biancavillesi (1755 maschi e 1931 femmine) si sono recati alle urne. Su un totale di 18.151 aventi diritto, l’affluenza si è fermata quindi al 21,22%. Biancavilla ha fatto registrare, peraltro, un astensionismo più marcato rispetto al dato regionale e a quello nazionale.

I cinque quesiti referendari, come si vede dalla tabella in alto, riguardavano i diritti dei lavoratori e la cittadinanza per gli stranieri. Tematiche fondamentali, eppure il quorum è rimasto lontano.

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