Cronaca
La vita “spezzata” a 19 anni di Yonut, il sindaco Bonanno: «Vicinanza alla famiglia»
Consegnata la salma del giovane di origine romena, morto in un incidente con la sua moto lungo viale Europa

È stata già consegnata ai familiari, la salma di Ionut Mirel Brumia, il 19enne di origine romena, morto a seguito di un incidente in viale Europa, a pochi metri da piazza Falcone-Borsellino, a Biancavilla. Il giovane, che in paese era conosciuto come “Giovanni”, era sulla sua moto di grossa cilindrata, quando avrebbe perso il controllo, andando a sbattere contro un palo della pubblica illuminazione.
La moto è andata letteralmente in frantumi, il corpo del giovane è stato sbalzato: Yonut è morto sul colpo e gli operatori sanitari del 118 non hanno potuto fare nulla, se non coprirlo pietosamente con un lenzuolo.
Secondo i carabinieri, che sono intervenuti sul posto e hanno effettuato i rilievi, si tratta di un incidente autonomo, scartando quindi le voci di eventuali responsabilità di terzi e che nell’immediatezza del fatto indicavano la presenza di un’auto che avrebbe avuto un ruolo nella tragica dinamica.
Resta la disperazione dei familiari e degli amici di Yonut, da alcuni anni residente a Biancavilla, ma proveniente da Bacau, regione storica della Moldavia, nella parte est della Romania, per trovare qui una vita migliore. Così non è stato.
L’amministrazione comunale, con un gesto concreto, ha voluto esprimere sentimenti di solidarietà ai familiari da parte dei biancavillesi. «È stata una notizia tragica quella di ieri sera. Rivolgo la mia vicinanza –ha detto il sindaco Antonio Bonanno– alla famiglia alla quale daremo il dovuto supporto. In questo momento già di per sé difficile, spiace dover sapere che una giovane vita viene spezzata sulla strada. Una notizia davvero tremenda».
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Cronaca
Tre studentesse travolte da una moto, grave una ragazza di Biancavilla
Incidente a Paternò: le tre compagne stavano camminando per raggiungere la fermata dell’autobus

Incidente stradale nei pressi del Parco del Sole, lungo Corso Italia, a Paternò. Una moto, guidata da un 17enne di Santa Maria di Licodia, ha investito tre ragazze che stavano attraversando la strada.
Tra i feriti, una ragazza di 16 anni di Biancavilla è stata trasferita in elisoccorso dal campo sportivo “Falcone Borsellino” all’ospedale “Cannizzaro” di Catania. Le sue condizioni sarebbero gravi, avendo riportato un trauma cranico-facciale. Le altre due giovani coinvolte, una 16enne e una 18enne, entrambe di Santa Maria di Licodia, hanno riportato fratture agli arti e lesioni a milza e polmoni.
Le tre ragazze, studentesse del Liceo Scientifico “Enrico Fermi”, stavano attraversando la strada per raggiungere la fermata dell’autobus che le avrebbe riportate a casa dopo la scuola.
Gli agenti della polizia municipale di Paternò hanno effettuato i rilievi per ricostruire la dinamica dell’incidente. La moto è stata posta sotto sequestro. Il traffico nella zona è stato temporaneamente deviato per consentire le operazioni di soccorso e i controlli delle forze dell’ordine.
Cronaca
Consegnati soldi e gioielli, truffata un’anziana di Biancavilla: due arresti
Le dettagliate indagini condotte dai carabinieri hanno consentito di risalire subito ai malfattori

Erano riusciti a farsi consegnare contanti e gioielli da una 88enne di Biancavilla, con la “sceneggiatura”, ben congeniata. Un finto avvocato ha contattato la vittima sull’utenza telefonica di casa, allarmandola con la falsa notizia di un grave incidente stradale provocato dal figlio. Per questo motivo, dunque, l’anziana madre, per evitare le spiacevoli conseguenze legali prospettate dal truffatore, ha consegnato ad un finto appartenente alle Forze dell’Ordine denaro e gioielli.
Questa volta, però, i Carabinieri di Biancavilla e di Catania, sono riusciti ad arrestare i malviventi: due 19enni catanesi. Le indagini sono scattate non appena la signora, sentito il figlio, ha compreso il raggiro, decidendo di denunciare tutto ai carabinieri di Biancavilla.
I militari hanno immediatamente avviato le indagini, mettendo in campo tutte le pattuglie disponibili e analizzando, in prima battuta, tutte le telecamere di videosorveglianza della zona, dalle quali sono riusciti a risalire all’autovettura adoperata dai truffatori, una Fiat 500 noleggiata a Catania poche ore prima.
Allertati, dunque, i colleghi della Compagnia di Catania Fontanarossa, anche i colleghi di Librino si sono messi sulle tracce dei malfattori, individuando l’autonoleggio e acquisendo i documenti di uno dei due giovani. Poi, mediante analisi tecniche e accertamenti presso la banca dati in uso alle Forze di Polizia, gli investigatori hanno ricostruito il percorso effettuato dall’auto, accertando che quel giorno era stata a Biancavilla e si era fermata davanti alla casa della vittima, per poi rientrare a Catania.
Le varie pattuglie in campo hanno perciò predisposto un servizio di osservazione a distanza, beccando poi i due giovanissimi truffatori mentre stavano riconsegnando l’utilitaria, convinti di averla fatta franca. I due, portati in caserma e arrestati, devono rispondere di truffa aggravata. Il giudice ha convalidato gli arresti, sottoponendo i due giovani ai domiciliari.
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