Editoriali
“Biancavilla Oggi” compie cinque anni: nuova grafica, ma con la stessa mission
Un template più moderno e funzionale, ma coerenti al patto originario: essere “L’Altra informazione”
EDITORIALE
Cambia l’aspetto, migliora la navigazione, si aggiungono nuove funzionalità. Ma l’anima e la missione di Biancavilla Oggi restano intatte e fedeli a quel patto stretto con i lettori nell’agosto del 2014, quando ha avuto inizio la nostra avventura, facendo irruzione nell’informazione etnea, rivoluzionandola ed inaugurando di fatto il giornalismo online a Biancavilla.
Ecco un nuovo template per essere adatto ai dispositivi mobili, da cui proviene la maggioranza dei nostri utenti. Una nuova impaginazione per consentire di avere subito le ultime notizie e mantenere in primo piano quelle di tendenza con le nostre inchieste, i nostri approfondimenti e le nostre denunce.
Lo sforzo –come sempre– è quello di non essere un “bollettino” (come tanti ce ne sono sul web). Ma un giornale, capace di raccontare la realtà biancavillese nella sua complessità ed articolazione, con i suoi aspetti deteriori e quelli della “Biancavilla che ci piace” (per citare una delle nostre rubriche più seguite ed apprezzate).
L’impegno che rinnoviamo con voi lettori è, quindi, lo stesso indicato fin dall’inizio delle pubblicazioni: sforzarci di rappresentare “L’Altra informazione”. Non uno slogan, ma un programma su cui abbiamo costruito l’autorevolezza di questa testata, punto di riferimento dei biancavillesi.
Una voce che –nel frastuono del web– è riconoscibile da tutti per linguaggio, stile, cura del racconto giornalistico ed autonomia di critica con l’irrinunciabile sensibilità sui fatti e i retroscena della mafia locale, sui malcostumi e l’etica pubblica, sui principi (non astratti) di civiltà e legalità.
Indipendenti nella forma e nella sostanza: cambiano gli schieramenti di Palazzo, ma restiamo coerenti al “dettame statutario” di non chiedere e rifiutare contributi e finanziamenti dal Comune di Biancavilla o da aziende riconducibili a rappresentanti politici ed istituzionali locali.
«Voi siete strani». Indescrivibile e divertente, ieri come oggi, lo stupore stampato in faccia di amministratori e funzionari comunali davanti ai nostri ripetuti “no, grazie”.
Ne siamo fieri e orgogliosi. Perché non basta essere liberi: bisogna anche apparire tali, pur consapevoli che i soliti tre o quattro idioti obietteranno e brontoleranno per partito preso, nel tentativo così di celare la propria inconsistenza.
Auguri a Biancavilla Oggi per i suoi primi cinque anni: senza le cronache contenute in queste 3500 pagine, spessissimo esclusive, la città non sarebbe a conoscenza di tanti scandali, delitti, soprusi, inadempienze, meschinità. Ma anche eccellenze, altruismo, impegno autentico.
Con l’approssimarsi del Capodanno, auguri sinceri a tutti i nostri lettori, in costante aumento (quest’anno visite e utenti segnano il migliore risultato in assoluto dal 2014, secondo Google Analytics): senza di voi, il privilegio di essere una voce libera (cosa diversa dalla faziosità pretestuosa o glorificatrice) non potremmo mantenerlo.
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Editoriali
Europee, snobbata piazza Roma: la politica va in sale festa e case private
I biancavillesi chiamati al voto sono 18.865, ignari di una campagna elettorale svolta tra intimi
Macché politica di piazza. Altro che politica tra la gente. A Biancavilla, la campagna elettorale per le Europee ha snobbato il cuore della città. Ai piedi del campanile di Carlo Sada – da oltre un secolo faro e testimone della partecipazione democratica – nessun comizio e nessun passaggio di candidati.
Eppure, buona parte delle forze politiche si sono mosse, invitando ed accogliendo diversi aspiranti europarlamentari. Lo hanno fatto, però, tra intimi e portatori di voti, riuniti in sale festa, ville, ristoranti e residenze private. Già, persino abitazioni per fare campagna elettorale.
A Biancavilla si sono visti (in ordine casuale): Marco Falcone, Giuseppe Lupo, Ruggero Razza, Giuseppe Antoci, Massimiliano Giammusso, Antonio Nicita…
Cosa hanno detto, fatto, promesso, denunciato? Non è dato saperlo. Nessun invito ai giornalisti, nessun comunicato stampa.
I biancavillesi chiamati alle urne sono 18.865 (cioè 9070 donne e 9795 uomini). Ignari di una campagna elettorale “privata”, rivolta alle truppe dei partiti e delle correnti di partito. Una campagna staccata dai cittadini. In lontananza, l’immancabile e inconfondibile voce di Alfio Petralia, amplificata dal megafono attaccato alla sua Fiat 500, sembra un’eco proveniente da un passato che assume i toni della malinconia.
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