Connect with us

Politica

Amianto, la svolta dopo vent’anni: aperti ambulatorio e focal point

Published

on

Scrutare i polmoni, misurare la capacità di respirazione, individuare in tempo eventuali anomalie con uno speciale macchinario. Uno spirometro per esaminare il respiro dei biancavillesi e prevenire o contrastare precocemente patologie causate dall’esposizione alla fluoroedenite, la fibra minerale simile all’amianto che nel centro etneo è causa di morte: 60 decessi per mesotelioma pleurico dal 1988 ad oggi.

All’ospedale “Maria Santissima Addolorata” è attivo da alcuni giorni l’ambulatorio di pneumologia, a cui si affianca un focal point. Uno sportello informativo sui rapporti tra salute, ambiente e comportamenti individuali che ha due punti di accesso: uno nella stanza a fianco all’ambulatorio, che sarà gestito dall’Asp, e l’altro al palazzo comunale, a cura del personale del Policlinico di Catania. Affollata la presentazione istituzionale e il taglio del nastro.

«È una risposta concreta alla popolazione di Biancavilla che da tempo aspettava atti di prevenzione alla salute. Si è fatto tanto –ha specificato il commissario straordinario dell’Asp, Maurizio Lanza– sul fronte della messa in sicurezza del territorio, ma sul fronte dello stile di vita o della salute dell’apparato respiratorio poco finora era stato fatto. Con i focal point, invece, si riescono a dare risposte informative e diagnostico-assistenziali. L’ambulatorio di pneumologia è già operativo. Fondamentale sarà la collaborazione dei medici di base, che abbiamo già coinvolto in tutte le fasi, affinché i pazienti possano essere indirizzati in queste nuove strutture».

Controlli diagnostici prescritti a pazienti biancavillesi di età compresa tra i 40 e i 70 anni saranno esentati dal pagamento del ticket, purché si documentino sintomi e requisiti collegabili all’esposizione ambientale del minerale-killer (non, dunque, generici disturbi asmatici). I casi per i quali le prestazioni saranno gratuite devono rientrare cioè nel cosiddetto protocollo Sin-Sito di interesse nazionale (approvato dalla Regione Sicilia) e riguarderanno le procedure di spirometria e radiologia.

Si tratta di una vera e propria svolta nell’approccio sanitario ultraventennale alla “questione amianto” di Biancavilla.

«Stiamo realizzando un intervento di sanità pubblica che non ha precedenti – ha detto Salvatore Scondotto, dirigente dell’Osservatorio epidemiologico della Regione Siciliana – perché attraverso un responsabile gioco di squadra abbiamo raggiunto importanti risultati: dal Registro regionale dei mesoteliomi ai percorsi diagnostico-terapeutici per pazienti cronici. Oggi con il Focal point, grazie alla forte sinergia con l’Asp di Catania ed il Comune di Biancavilla, attiviamo una nuova e importante funzione per i bisogni informativi e assistenziali. Il “modello Biancavilla” è una prassi che verrà affermata anche in ambito internazionale. Proseguiremo. Per esempio contro il tabagismo. Fumo e fluoroedenite, infatti, sono un mix pericoloso ed io ho un sogno: quello di poter dire un giorno che Biancavilla è un comune libero dal fumo».

Fondamentale, ai fini della ricerca epidemiologica, sarà pure l’apporto del Policlinico, chiamato a gestire lo sportello al municipio. La prof. Margherita Ferrante è direttore dell’Unità operativa “Igiene ospedaliera” e ricorda perfettamente quando cominciarono i primissimi studi sul “caso Biancavilla”, poi entrato nella letteratura scientifica internazionale: «Di corsa arrivarono i primi campioni da analizzare al microscopio, che mostrò fibre simili all’amianto ma bluastre, mai viste prima. Fu un’emozione forte che ci spinse all’impegno, proseguito fino ad oggi».

Ricordi che riportano alla fonte della diffusione delle fibre cancerogene, ovvero l’area di monte Calvario, caratterizzata da rocce laviche con venature di fluoroedenite. Un “capriccio geologico” di grande fascino scientifico, che tuttavia ha causato morti senza nessuna distinzione di età, sesso o categoria professionale. «Stiamo seguendo –ha puntualizzato il sindaco Antonio Bonanno– l’iter per la bonifica permanente dell’area di monte Calvario, abbiamo dovuto fare delle modifiche progettuali con il Genio civile. La gara sarà espletata dalla Commissione regionale dei Lavori pubblici, probabilmente verso il mese di ottobre. L’importo complessivo delle opere è di oltre 16 milioni di euro, fondi che sono provenienti dal ministero dell’Ambiente».

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Advertisement


Click to comment

Leave a Reply

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.

Politica

L’Ortopedia chiude a Biancavilla? Il “no” del Pd: interrogazione all’Ars

L’atto parlamentare, con Ersilia Saverino prima firmataria, investe il presidente Schifani e l’assessore Volo

Published

on

© Foto Biancavilla Oggi

Il paventato accorpamento del reparto di “Ortopedia e Traumatologia” dell’ospedale “Maria Santissima Addolorata” di Biancavilla a quello del “Santissimo Salvatore” di Paternò solleva perplessità e prese di posizione.

Il Partito democratico ha presentato, tramite il gruppo all’Ars, un’interrogazione (prima firmataria la deputata Ersilia Saverino) rivolta al governatore Renato Schifani e all’assessore alla Salute, Giovanna Volo.

I parlamentari chiedono un intervento per scongiurare una decisione simile e, anzi, di potenziare l’Ortopedia di Biancavilla «per scongiurane la chiusura per una adeguata gestione della sanità pubblica, a salvaguardia del diritto alla salute e all’accesso alle cure e all’assistenza», In quest’ottica si sollecita di rettificare la riforma della rete ospedaliera «in modo da assicurare ai presidi ospedalieri più piccoli un numero congruo di posti letto e di personale sanitario destinando ad essi maggiori risorse finanziarie pubbliche al fine di garantire il decoro e la dignità dei pazienti».

L’ospedale di Biancavilla, punto di riferimento per oltre 100.000 abitanti di tre province (Catania, Enna e Messina), vanta strutture all’avanguardia, tra cui sale operatorie con flusso laminare e un reparto di Rianimazione. Tuttavia, la scelta di accorpare il reparto al presidio di Paternò è motivata dall’Asp con esigenze di ottimizzazione del personale e miglioramento delle performance sanitarie.

Il gruppo dei “Democratici per Biancavilla”, che ha sollecitato l’interrogazione parlamentare, ha definito «illogica e penalizzante» l’eventuale accorpamento dei reparti. Il trasferimento a Paternò, infatti, lascerebbe scoperta l’area pedemontana e dell’entroterra, mentre il “Santissimo Salvatore” si trova a pochi chilometri dal più attrezzato “Garibaldi” di Catania.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Continue Reading
Advertisement

DOSSIER MAFIA

I più letti

Registrazione al Tribunale di Catania n. 25/2016
Iscrizione al Roc n. 36315
Direttore responsabile: Vittorio Fiorenza

━━━━━
Nel rispetto dei lettori e a garanzia della propria indipendenza, "Biancavilla Oggi" non chiede e rifiuta finanziamenti, contributi, sponsorizzazioni, patrocini onerosi da parte del Comune di Biancavilla, di forze politiche e soggetti locali con ruoli di rappresentanza istituzionale o ad essi riconducibili.
━━━━━