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Don Tomasello arriva all’Annunziata: «Spero di essere un buon pastore»

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© Foto Biancavilla Oggi

Ritorna a Biancavilla, dopo 11 anni, padre Antonino Tomasello. In una gremita chiesa dell’Annunziata ha preso possesso della parrocchia, succedendo a don Giovambattista Zappalà, alla presenza del vicario generale, monsignor Salvatore Genchi, e di una rappresentanza del clero locale.

«Il mio modello –ha esordito il nuovo parroco– sarà quello del buon pastore, essere qua al servizio di tutti, disponibile nell’ascolto e nella preghiera, affidandomi alla Beata Vergine dell’Annunziata».

Ad ascoltare, seppure in una sedia a rotelle, nonostante i suoi 98 anni, anche padre Placido Brancato, fondatore della parrocchia e del suo oratorio, vissuto da diverse generazioni di giovani biancavillesi.

D’altra parte, il nuovo parroco eredita una parrocchia particolarmente viva e ricca di gruppi ed attività, coltivate dai suoi predecessori ed in particolare da padre Giovanni. Non solo gruppi di preghiera, ma anche gruppi di formazione o di vero e proprio volontariato sociale, dall’Azione Cattolica (tra le più attive delle diocesi) a Casa Madre Teresa di Calcutta, che si è distinta nella carità cristiana con la raccolta e distribuzione di indumenti per famiglie in difficoltà.

Non è stato, infatti, un caso che tra la folla non sia mancato, in fascia tricolore, anche il sindaco di Biancavilla, Antonio Bonanno. Assieme a lui, pure il primo cittadino di Paternò, Nino Naso, con una delegazione proveniente dalla parrocchia “Santissimo Salvatore”, dalla quale proviene padre Tomasello.

«Ma ho esercitato gran parte del mio ministero – ha detto durante l’omelia, padre Tomasello – qui a Biancavilla, infatti subito dopo essere stato ordinato sacerdote sono stato ben 11 anni viceparroco nella parrocchia Sacro Cuore, insieme a Padre Greco. Subito dopo sono stato fatto parroco nella parrocchia di Cristo Re, dove sono rimasto per circa dieci anni, e nel 2000 il vescovo Bommarito mi ha nominato prevosto nella Basilica Collegiata di Biancavilla, dove sono rimasto sino al 2007 per poi andare a Paternò».

Nello stesso giorno padre Tomasello ha festeggiato i suoi 41 anni di ordinazione sacerdotale, che ha voluto ricordare subito dopo la messa nel vicino oratorio “Don Bosco”. Previsti nei prossimi giorni gli incontri per organizzare le attività pastorali con gruppi e i parrocchiani.

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Chiesa

L’ultimo saluto a padre Nicoletti, il vescovo: «Una persona mite e umile»

Addio al prete morto in sagrestia, mons. Renna: «Ogni presbitero desidera andarsene così»

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© Foto Biancavilla Oggi

Una folla commossa e raccolta, ancora quasi incredula, ha accolto la salma di padre Salvatore Nicoletti nella chiesa “Sacro Cuore”. Un ultimo saluto, alla presenza del vescovo di Catania, Luigi Renna, e dall’emerito Salvatore Gristina.

«La sua vita è stata un dono», ha detto Renna, ricordando il sacerdote, morto a 79 anni, nella chiesa dell’Idria, in sagrestia, colto da malore dopo avere celebrato la messa per la comunità neocatecumenale.

«Siamo stati colti impreparati dalla notizia – ha specificato il vescovo – ma anche consapevoli che le circostanze della sua morte sono la situazione più autentica che un cristiano presbitero possa desiderare». E ancora: «La sua morte, che preferisco chiamarla “transito”, è un prolungamento della eucarestia».

Nella sua omelia, Renna ha ricordato l’impegno e la figura di padre Nicoletti, per 37 anni alla guida della parrocchia dell’Idria: «Il suo è stato un impegno umile e costante. La mitezza e l’umiltà di cuore l’hanno reso una persona amabile e semplice verso tutti. È stato una guida di comunità e sacerdote sempre disponibile».

Alla celebrazione, anche il vicario generale, Salvatore Genchi, oltre al clero biancavillese e altri confratelli provenienti da tutta la diocesi. Con fascia tricolore, in rappresentanza della città, il sindaco Antonio Bonanno, a fianco al presidente del Consiglio Comunale, Fabrizio Portale.

Dai parrocchiani dell’Idria a quelli del “Sacro Cuore” (la chiesa in cui ha maturato la sua vocazione), ognuno con un proprio pensiero legato a padre Nicoletti.

Non è mancato il saluto di Gristina: «Padre Salvatore è un dono del Signore. Con la sua umanità e il ministero esercitato. E noi qui presenti siamo la prova di questo dono del Signore alla comunità di Biancavilla e alla Chiesa di Catania. Ringraziamo Padre Nicoletti per ciò che ci ha donato, conserviamo il suo ricordo e facciamo in modo che questi ricordi diano frutto. Sin dal mio arrivo, mi ha colpito la schiettezza di padre Nicoletti e anche nelle difficoltà non è mai mancata la comunione».

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